Il capo del governo di accordo nazionale libico, il premier Fayez al Serraj, ha accusato il suo rivale, l'uomo forte della Cirenaica, Khalifa Haftar, che in queste ore sta marciando verso Tripoli per sottrargli il controllo della capitale, di averlo tradito, lo ha messo in guardia da una guerra "senza vincitori" e ha promesso di rispondergli "con forza e fermezza".
In un discorso alla nazione teletrasmesso, il premier si è detto sorpreso dell'offensiva militare di Haftar, messa in campo in un momento in cui si profila una soluzione politica per la Libia, e ha detto di sentirsi "pugnalato alla schiena".
Serraj ha aggiunto che Haftar spinge la Libia e i libici su un terreno sconosciuto, che mina gli sforzi per risolvere la crisi e rischia di scatenare un bagno di sangue. "Abbiamo lavorato intensamente con la missione delle Nazioni Unite per sostenere la conferenza nazionale che si terrà a Gadames", ha ricordato, chiedendo ai Paesi che sostengono Haftar di smetterla di supportare il generale.
"Abbiamo teso le mani verso la pace, ma dopo l'aggressione delle forze di Haftar e la sua dichiarazione di guerra alle nostre città e alla nostra capitale, lui (Haftar) non troverà che forza e fermezza", ha concluso.