I figli del giornalista saudita dissidente ucciso nel consolato di Riad a Istanbul, in Turchia, Jamal Khashoggi, hanno ricevuto case da 4 milioni di dollari ciascuna e pagamenti mensili a cinque zeri da Riad come risarcimento. Lo scrive il Washington Post, il giornale con il quale Khashoggi collaborava, segnalando che ad ottenere i fondi sono due figli e due figlie e che la mossa rientra nella strategia dell'Arabia Saudita di spingerli a non fare dichiarazioni pubbliche sull'omicidio del padre che le intelligence Usa e di Ankara hanno attribuito come mandante al principe saudita Mohammed bin Salman, conosciuto anche come Mbs, considerato l'uomo più potente del Paese. Lui ha sempre negato.
Sempre secondo il Washington Post, i figli potrebbero continuare a ricevere pagamenti fino a 10 milioni di dollari dal governo saudita. Il re Salman avrebbe approvato i versamenti alla fine dello scorso anno "perché è stata compiuta una grande ingiustizia" e con il tentativo di "rimediare". Un funzionario saudita ha negato, al Post, che si tratta di un modo per comprare il loro silenzio. "Tale sostegno rientra nella tradizione e nella cultura" dell'Arabia Saudita, ha detto il funzionario, "e non è collegato a nient'altro"