L’uso smisurato che gli americani fanno della carta igienica sta distruggendo le foreste canadesi. È quanto emerge da un rapporto stilato dal Consiglio per la difesa delle risorse naturali e da Stand.earth, due associazioni ambientaliste internazionali.
Secondo lo studio, negli ultimi 150 anni, da quando fu inventata la carta igienica, gli americani hanno sviluppato una insaziabile domanda: una famiglia formata da 4 persone ne consuma in media 45 chilogrammi all’anno o, detto in altri termini, 3,8 rotoli a settimana.
“Parliamo di carta di pura cellulosa vergine”, si legge nel rapporto il quale afferma che così facendo “si butta nello scarico il futuro della foresta boreale canadese”. Lo studio si scaglia in particolare contro tre colossi della carta statunitensi: Procter & Gamble, Georgia-Pacific e Kimberly-Clark. “Nessuno dei loro prodotti per la casa contiene materiale riciclato o fibre alternative. E tutti e tre i marchi sono lontane dal raggiungere gli obiettivi di offrire un prodotto che non sia dispendioso per l’ambiente”.
“Oggi più che mai, dobbiamo proteggere le nostre foreste. Visto l’enorme costo in termini ambientali è indispensabile che le aziende che producono carta trovino alternative sostenibili, modelli che non dipendono dagli alberi. Così come dobbiamo abbandonare il carbone, le cannucce di plastica e altre abitudini dannose, allo stesso modo dobbiamo dire addio alla carta prodotta dagli alberi. Per il bene della comunità, della natura, delle specie animali”.
Ma non è solo una responsabilità delle grandi aziende. “I consumatori hanno nelle loro tasche il potere di fare la differenza. Possono scegliere di acquistare carta igienica riciclata, riducendo l’impatto ambientale”.