È andato a Wolfgat, un piccolo ristorante su un'isola sudafricana, l'Oscar della cucina mondiale ma sul podio ci sono anche due italiani. I World Restaurant Awards, alla prima edizione, hanno riconosciuto al Lido 84 di Riccardo Camanini il premio per la specialità della casa (cacio e pepe in vescica) e ai Refettori di Lara Gilmore, nella categoria dei progetti etici.
La giuria ha fatto la sua scelta tra 36 Paesi, dall'Australia allo Zimbabwe. E ha nominato un vincitore in ciascuna delle 18 categorie selezionate tra cui "Specialita' della casa" o "Prenotazione" (che vanno dal cibo di strada a cucina fusion cosmopolita per i budget più modesti).
La cerimonia a ritmo molto cinematografico con il tappeto rosso e le buste con il vincitore di ogni categoria avviata dalle stelle della gastronomia è stata guidato da Antoine de Caunes, che ha introdotto molte volte la cerimonia di Cesar. "Abbiamo pensato a queste diverse categorie e abbiamo scelto i nostri membri della giuria per evidenziare gli ottimi ristoranti di tutte le forme, dimensioni e colori, e stimolare il dibattito che va ben oltre i soliti grandi nomi e le destinazioni riconosciute", ha spiegato Joe Warwick, direttore creativo del World Restaurant Awards , già co-fondatore della classifica dei "50 migliori ristoranti del mondo".