Almeno un terzo dei ghiacciai dell'Himalaya è destinato a sciogliersi a causa dei cambiamenti climatici, con gravi conseguenze per 2 miliardi di persone. E' quanto emerge da un rapporto shock del Centro internazionale per lo sviluppo integrato della montagna (Icimod).
Anche se le emissioni di carbonio dovessero essere drasticamente ridotte, e in tempi record, per limitare l'aumento del riscaldamento globale a 1,5 gradi (annullando le emissioni di Co2 entro il 2050), il 36% dei ghiacciai lungo la catena Hindu Kush e Himalaya scomparira' entro il 2100. Se le emissioni non vengono invece ridotte, la perdita sale a due terzi.
I ghiacciai rappresentano un serbatoio d'acqua decisivo per i 250 milioni di abitanti della regione dell'Hindu Kush-Himalaya e 1,65 miliardi di persone si affidano ai grandi fiumi che scorrono dalle vette in India, Pakistan, Cina e altre nazioni. "E' la crisi climatica di cui non avete sentito parlare", spiega al Guardian, Philippus Wester, ricercatore dell'Icimod. "Nel migliore dei mondi possibili, se diventiamo davvero ambiziosi nell'affrontare il cambiamento climatico, anche allora perderemo un terzo dei ghiacciai e saremo nei guai. Questo per noi è stato un risultato scioccante", ha aggiunto.
La regione dell'Hindu Kush-Himalaya va dall'Afghanistan al Myanmar ed è il "terzo polo" del pianeta, che ospita piu' ghiaccio che altrove al di fuori dell'Artico e dell'Antartide. A partire dagli anni Settanta, circa il 15% del ghiaccio nella regione si è sciolto con l'aumentare della temperatura.
Lo scioglimento dei ghiacciai aumenterà, negli anni dal 2050 al 2060, i flussi fluviali facendo aumentare il rischio che i laghi di alta quota ad esondare. I primi effetti sul clima si vedono già nella regione con piogge sempre più irregolari e alluvioni costanti.