Potrebbero volerci centinaia di anni, 300 forse, prima che il parco nazionale californiano Joshua Tree si riprenda dai danni causati dai turisti durante tutto il periodo dello shutdown. A lanciare l'allarme è l'ex sovrintendente del sito, Curt Sauer. Quello che è accaduto al parco negli ultimi 34 giorni - di blocco delle attività governative - non si potrà riparare per i prossimi 200, 300 anni, ha detto ai media locali. In questo lungo periodo, a causa del numero ridotto di personale, i turisti hanno fatto molti danni agli alberi, compresi graffiti e sentieri rovinati. A causa dell'aumento degli atti vandalici, le autorità avevano deciso di chiudere il parco temporaneamente lo scorso otto gennaio e di riaprire ora dopo la fine dei 35 giorni record di shutdown, per ora rientrato. Durante il blocco governativo, oltre 800 mila dipendenti federali sono rimasti a casa, o costretti a lavorare senza stipendio.