Il procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, rompe il silenzio definendo "impreciso" lo scoop di BuzzFeed sul presidente Donald Trump che avrebbe chiesto al suo ex legale, Michael Cohen, di mentire sul progetto di costruzione di una 'Torre' con il suo nome a Mosca. "La descrizione di BuzzFeed di specifiche dichiarazioni dell'ufficio dello speciale procuratore e la caratterizzazione di documenti e delle testimonianze ottenute da questo ufficio riguardanti l'audizione in Congresso di Michael Cohen è imprecisa", si legge in una dichiarazione dal portavoce di Mueller, Pater Carr.
Remember it was Buzzfeed that released the totally discredited “Dossier,” paid for by Crooked Hillary Clinton and the Democrats (as opposition research), on which the entire Russian probe is based! A very sad day for journalism, but a great day for our Country!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 19 gennaio 2019
Si tratta di una mossa senza precedenti da parte dell'ex capo dell'Fbi che non ha mai direttamente commentato indiscrezioni di stampa. Trump ha prima retwittato la notizia e poi parlato di "un triste giorno per il giornalismo ma di un grande giorno per il Paese", ribadendo che le "Fake News sono davvero il nemico del popolo". BuzzFeed cita come fonti due rappresentanti delle forze dell'ordine e sostiene che Mueller abbia appreso della direttiva illegale di Trump da diversi testimoni e controllando email, sms e altri documenti.
President Trump Directed His Attorney To Lie To Congress About The Moscow Tower Project https://t.co/NtxPAXMUOa
— BuzzFeed (@BuzzFeed) 18 gennaio 2019
BuzzFeed ha difeso la veridicità del suo scoop e la credibilità dei suoi autori, chiedendo allo speciale procuratore di specificare le parti della notizia imprecise. Se confermato, lo scoop avrebbe potuto portare Trump all'impeachment, alla messa in stato di accusa per intralcio alla giustizia. Nessun altro organo di stampa è riuscito a verificare la notizia di BuzzFeed, firmata da Jason Leopold e Anthony Cormier. Il primo è stato finalista per il premio Pulitzer lo scorso anno ed ha firmato diverse importanti esclusive. Ma nei suoi trascorsi professionali figurano anche alcune ombre, compreso un caso di plagio ed un'anticipazione che non si è poi materializzata. Leopold "è tra i giornalisti migliori del mondo e lo ha dimostrato", ha rivendicato il suo editore.