Si è costituito ieri alla polizia l'ex campione di Francia dei pesi massimi-leggeri, ripreso in un video mentre aggredisce alcuni agenti di polizia a Parigi durante le proteste di sabato pomeriggio dei cosiddetti “gilet gialli”. L'ex pugile, identificato dai media francesi come il 37enne Christophe Dettinger, è un ex combattente professionista che lavora per il governo locale nella zona di Essonne, a sud di Parigi.
Dettinger era noto sul ring come "The Gypsy From Massy", una città a sud della capitale francese ed è stato incoronato campione francese dei pesi massimi-leggeri il 30 ottobre 2007, riuscendo a conservare il primato fino all’anno successivo. L’ex pugile rischia ora di essere condannato a diversi anni di carcere per l’aggressione compiuta sul ponte Leopold-Sedar-Senghor che collega i giardini delle Tuileries al Musee d’Orsay.
Il codice penale francese prevede infatti fino a tre anni di carcere e una multa di 45.000 euro per chiunque aggredisca un pubblico ufficiale, anche se le condanne possono essere aumentate in determinate circostanze.
La federazione di boxe francese ha rilasciato una dichiarazione che condanna le violenze, affermando che scene di questo tipo sono "completamente contrarie ai valori del nostro sport”. "La Federazione di boxe francese invia il suo sostegno alla famiglia e ai cari del funzionario che è stato vittima di questo individuo, ma ugualmente a tutte le forze di sicurezza che sono state in servizio in queste ultime settimane”, si legge nella nota pubblicata dalla FFB.
È stato l'ex allenatore di Dettinger, Jacky Trompesauce, a esortare il pugile, padre di tre figli, a consegnarsi alle forze dell’ordine. “C’è stato qualcosa che lo ha scatenato”, ha detto oggi rompesauce all’emittente radiofonica francese RMC. Secondo l'ex allenatore di Dettinger, l’uomo avrebbe visto una donna aggredita da alcuni agenti di polizia e per questo avrebbe reagito con una raffica di pugni contro la polizia.