Con foto e video pubblicati su Twitter, Donald Trump ha rivelato i volti dei soldati della Marina militare statunitense impegnati in operazioni speciali in Iraq. Nel condividere la visita presidenziale, lo staff del commander-in-chief (comandante supremo, come è spesso chiamato l’inquilino dello Studio Ovale), ha omesso di oscurare i volti delle forze per le operazioni speciali dei Navy Seals, tipicamente nascosti data “la delicatezza del loro lavoro”, come scrive Newsweek.
Il video in questione, probabilmente montato e pubblicato durante il volo di rientro dall’Iraq, mostra una sequenza di immagini che ritraggono Donald Trump e la first lady, Melania, mentre stringono le mani e scattano foto con i militari ben riconoscibili ed equipaggiati con materiale operativo e visori notturni. Tecniche di intelligence open source (da fonti liberamente accessibili) si avvalgono di motori di ricerca capaci di cercare la corrispondenza tra un volto e altre immagini sui social network, ricreando così un profilo della persona impressa.
L’esperto d’intelligence della Marina statunitense Malcolm Nance ha spiegato a Newsweek che la pubblicazione del video costituisce una violazione del protocollo, al quale si fa normalmente stretto riferimento per salvaguardare l'identità delle forze operative speciali nei teatri di guerra.
.@FLOTUS Melania and I were honored to visit our incredible troops at Al Asad Air Base in Iraq. GOD BLESS THE U.S.A.! pic.twitter.com/rDlhITDvm1
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 26, 2018
“La sicurezza operativa è l’aspetto più importante nello schieramento delle truppe - spiega Nance -. Nomi, volti e identità del personale coinvolto in operazioni o attività speciali sono di solito strettamente riservati nelle zone di guerra”, e prosegue: “Rivelarli casualmente attraverso un’insolita esposizione mediatica, anche se si tratta del commander-in-chief, creerebbe un grosso ritorno di fiamma propagandistico, se uno di questi soldati fosse catturato e detenuto da un governo ostile o da un gruppo terroristico. Gli sarebbe impossibile negare chi è o cosa fa”.
La visita di Donald e Melania Trump alla base militare di al Asad è avvenuta il giorno di Natale. Nella stessa settimana il Presidente è stato sotto attacco per aver annunciato il ritiro di 2 mila soldati dalla Siria e 7 mila soldati dall’Afghanistan. Decisione che ha portato il segretario della Difesa Jim Mattis - che non era stato informato - a rassegnare le proprie dimissioni, reputandola inappropriata nei confronti dei Paesi alleati impegnati nelle stesse zone.
Trump si è giustificato con un Tweet nel quale afferma che Paesi molto ricchi “si approfittano degli Stati Uniti e dei nostri contribuenti”, e prosegue: “Il Generale Mattis non vede il problema. Io sì, e sta per essere risolto”. Negli stessi giorni il Presidente ha dovuto fare i conti con una parziale sospensione dei servizi pubblici federali non essenziali, misura prevista quando le Camere non riescono ad approvare la legge di bilancio.