I venti della guerra commerciale hanno soffiato sull'apertura del G20 di Buenos Aires, con Donald Trump che già inizia a fare la voce grossa. Il linea con il colpo di coda dell'ultimo vertice del G7, lo scorso luglio in Canada, quando il presidente si dissociò dal documento finale, gli Usa hanno lanciato un ultimatum al resto del gruppo che sono pronti a ritirarsi dal summit se non gradiranno il testo sulla libertà dei commerci. Per questo primo affondo, Trump ha inviato in prima linea il consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton che ha subito chiarito di non accettare che nel comunicato finale si parli il 'libero commercio' senza che l'espressione sia affiancata dalla definizione di 'equo'. Gli Usa "sono impegnati a lavorare per il consenso sul comunicato ma si opporranno con forza contro un linguaggio che pregiudica le posizioni americane e sono pronti ad andarsene se necessario", ha sottolineato un funzionario della Casa Bianca.
I riflettori del vertice argentino sono puntati soprattutto sulla questione dei dazi con la speranza di una tregua tra Cina e Stati Uniti. Trump ha parlato di "buoni segnali" e ha auspicato "un grande incontro" con il collega Xi Jinping ma le posizioni restano lontane. Così come restano tesi i rapporti tra gli Usa e la Russia: Trump ha annullato l'incontro con Vladimir Putin (si vedranno solo brevemente a margine dei lavori): ufficialmente a causa della crisi tra Russia e Ucraina nel mare di Azov, ma molti molti hanno legato l'annuncio alle ultime ammissioni dell'ex avvocato del presidente Usa, Michael Cohen, sui rapporti tra il miliardario e Mosca. L'indagine sul Russiagate, che Trump è tornato a definire "una caccia alle streghe", danneggia i rapporti tra Washington e Mosca, hanno sottolineato dalla Casa Bianca.
Buona intesa tra Putin e Bin Salman
Distensione e grandi sorrisi, invece, tra Putin e Mohammed bin Salman alla cerimonia di apertura: il principe ereditario saudita è un altro degli osservati speciali del vertice, al quale è giunto con il peso dell'orrendo omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi nel consolato di Riad a Istanbul, di cui molti lo accusano di essere il mandante. Putin e bin Salman si sono salutati con entusiasmo, e hanno continuato a mostrare la buona intesa anche una volta seduti al tavolo, uno accanto all'altro.
Atterraggio d'emergenza per Angela Merkel
L'ultima ad aggregarsi ai lavori è stata Angela Merkel, dopo il blackout del sistema elettronico che ha costretto il suo aereo governativo a un atterraggio d'emergenza a Colonia. Escluso il sabotaggio, la cancelliera tedesca ha comunque dovuto prendere un volo di linea dell'Iberia da Madrid.