L'exploit dei Verdi in Baviera ha il volto della 33enne Katharina Schulze, che guida il partito nel Land insieme al 40enne Ludwig Hartmann ed è capogruppo al Parlamento regionale. Maratoneta dei comizi, è stata votata miglior oratrice di questa tornata elettorale bavarese.
"Salvare il mondo pragmaticamente, un passo alla volta", è il suo motto. Con il 19%, i verdi sono stati la vera star di questa tornata elettorale, costringendo i Cristiano sociali (Csu, il partito "fratello" della Cdu di Frau Merkel che qui governa ininterrottamente dal 1962 e quasi sempre da solo) a perdere per la prima volta la maggioranza.
Schulze parte della corrente centrista dei Gruenen, sostiene la difesa della qualità dell'aria e l'agricoltura sostenibile ma è una verde atipica, visto che tra le sue priorità c'è quella di portare più poliziotti nelle strade (e meno alle frontiere).
Sull'immigrazione, la sua linea è che serve una politica in grado di guidarla e non solo di amministrarla. Originaria di Friburgo, nel Baden-Wuerttemberg, alla politica è approdata dopo studi di psicologia, stregata da Barack Obama. Era stata la portavoce del movimento contro la candidatura di Monaco di Baviera per i Giochi invernali del 2022, poi saltata. "Molti desiderano una nuova casa politica", ha osservato in un'intervista, "sentono che le cose stanno cambiando e che il vecchio modo di fare politica è superato".
L'esultanza di Di Maio per il voto in Baviera
"A maggio l'Europa cambierà volto! Vi ho sempre detto che stava per arrivare un terremoto politico anche in Europa. Il voto in Baviera è solo un anticipo di quello che succederà": così il leader M5s Luigi Di Maio ha commentato il voto in Baviera su Facebook.
"L'Italia, ora possiamo dirlo, è precursore dell'Europa che cambia. Così come abbiamo contribuito a fondarla, saremo protagonisti nel rifondarla. Sarà la fine dell'austerità e l'inizio della solidarietà. Sta per arrivare la manovra del Popolo anche a livello europeo".
I verdi tedeschi sono pronti a governare
Intanto i Verdi hanno offerto la propria disponibilità a formare una coalizione di governo in Baviera, dove si è votato per il rinnovo del Landtag. Il leader nazionale del partito ecologista, Robert Habeck, vede il risultato di oggi - il 19% dei voti, affermandosi come seconda forza politica della regione - come "un incarico a cambiare" il ricco Land meridionale.
E ancora: "È un segnale che i bavaresi non ci stanno con la politica dell'esclusione", riferendosi al risultato inferiore alle aspettative dell'ultradestra dell'Afd ma anche alla stretta sui migranti messa in campo dalla stessa Csu del governatore Markus Soeder. "Molte persone non si sentono più rappresentato dalla politica della Baviera. L'incarico del cambiamento a partire da questa stessa sera deve essere esplorato con gli altri partiti", ha detto Habeck al secondo canale pubblico Zdf.
Anche Freie Waehler (Fw, liberi elettori) hanno manifestato, forti del loro 11,5%, la loro disponibilità a "prenderci responsabilità di governo", come ha detto il segretario generale di Fw, Michael Piazolo. Tutt'altro clima in casa Csu: "Per noi questo è risultato amaro, che accettiamo con umiltà", ha detto il governatore uscente Markus Soeder.
Le probabili coalizioni dopo il voto in Baviera
Stando alle proiezioni, in Baviera la Csu (Cristiano sociali) di Markus Soeder potrebbe formare una coalizione sia con i Verdi che con i Freie Waehler (Fw, i "liberi elettori"). Dal punto di vista numerico, l'alleanza più "comoda" sarebbe quella con i Verdi, arrivando ad un totale di 114 seggi nel parlamento regionale.
Di contro, una coalizione tra Csu, Freie Waehler e i liberali dell'Fdp potrebbe contare su 110 seggi, laddove un governo che vedesse insieme la sola Csu con Fw secondo i primi calcoli si fermerebbe a 99 seggi, un filo sopra la maggioranza necessaria. Sul filo del rasoio e anche improbabile dal punto di vista politico, invece, una coalizione che escludesse del tutto la Csu, composta solo da Spd, Verdi, Fw e Fdp.