La Cbs e Les Moonves hanno raggiunto un accordo in base al quale il Ceo, travolto dallo scandalo delle molestie sessuali, lascerà il network televisivo. Una decisione maturata dopo le accuse di una dozzina di donne che accusano il top manager di abusi sessuali. Le ultime accuse al potente Moonves sono arrivate da sei donne attraverso il New Yorker. E poco ore dopo, in un comunicato, la Cbs ha annunciato l'accordo, e ha rivelato il nome del successore di Moonves, che sarà Joseph Ianniello.
Il network ha inoltre annunciato una donazione di 20 milioni di dollari a "una o più organizzazioni che sostengono il movimento #MeToo e si battono per trattamento paritario delle donne nei luoghi di lavoro". La posizione di Moonves, alla Cbs da 24 anni, si era complicata alla fine di luglio, quando erano venute alla luce le prime sei accuse, anche in quella prima occasione dalle colonne del New Yorker. Era stata quindi aperta una indagine interna, ma erano già iniziate le trattative per la possibile uscita del Ceo.
Il colosso televisivo ha smentito indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, secondo le quali Moonves, 68 anni, si è dimesso per ottenere un cospicuo risarcimento e ha precisato che non pagherà alcuna liquidazione. Nel secondo articolo, Ronan Farrow (autore anche del primo), il re delle inchieste sulle molestie a Hollywood, ha riferito che le molestie risalgono al periodo tra il 1980 e il 2000.
Alcune delle donne che accusano Moonves raccontano di essere state costrette a praticare del sesso orale, altre hanno invece accusato il Ceo di averle danneggiate professionalmente dopo essere stato respinto. "Sono accuse spaventose e non vere", si è difeso Moonves, ammettendo di aver avuto "rapporti consensuali con tre donne circa 25 anni fa, prima di arrivare alla Cbs", ma smentendo di aver mai usato la sua posizione per ostacolare professionalmente le sue accusatrici.