È guerra aperta nei Tory britannici: sullo sfondo della battaglia per la Brexit è spuntato un dossier che contiene pesanti accuse sulla vita sessuale dell'ex ministro degli Esteri, Boris Johnson, aperto rivale della premier Theresa May. Un vero e proprio 'dossier di guerra', che mette allo scoperto la vita sessuale vivace, le battute sulla cocaina e il carattere intemperante dell'eccentrico ex sindaco di Londra.
Il dossier dei veleni circolava a Westminster da qualche giorno, scrive il Times, ma nelle ultime ore è stato consegnato all'autorevole quotidiano da una fonte del partito: è stato scritto nell'entourage della premier da uno dei suoi più stretti collaboratori, nel 2016, durante la 'corsa' per la leadership del partito, ma all'epoca non fu usato perché la scalata di Johnson si arenò.
Adesso rispunta con l'evidente intenzione di sbarrare il passo all'uomo che ormai non fa più mistero che lui, se fosse premier, spunterebbe con Bruxelles condizioni ben più vantaggiose per il dopo Brexit. Il dossier arriva al'indomani dell'annuncio, giovedì scorso, che Johnson e la sua seconda moglie, Marina Wheeler, si sono separati e hanno avviato il divorzio.
Intanto il Daily Mail ha rivelato chi potrebbe essere la nuova fiamma dell'ex ministro, la bionda avvenente con cui Johnson andò a cena il giorno di San Valentino e con cui avrebbe avviato una relazione proprio nei mesi precedenti all'annuncio del divorzio. Carrie Symonds, 30 anni, belloccia e appariscente, è molto nota nei circoli conservatori: è l'ex direttore comunicazione nel partito, incarico che ha lasciato quest'estate proprio a causa della sua 'vicinanza' con Johnson e i 'Brexiteer'.
Una vicinanza che ha creato alta tensione al Numero 10 di Downing Street e nel circolo ristretto del gabinetto dei ministri. Downing Street e il Partito Conservatore smentiscono in maniera categorica comunque di essere la 'manina' che ha fatto circolare il documento o di averne ordinato l'aggiornamento: accuse definite "offensive" e "al 100% false".
Ma la bufera arriva in un momento cruciale, alla vigilia della conferenza dei Tory in cui May chiederà ai membri del partito di schierarsi, sostenere la sua visione della Brexit, quella delineata nella riunione a Chequers, oppure quella di Johnson. L'ex sindaco di Londra è tornato ad accusare Theresa May, sostenendo che ha stretto "una cintura kamikaze" attorno al Regno Unito e "consegnato il detonatore a Bruxelles".
La battaglia dunque è all'ultimo sangue e nel dossier sono contenute accuse velenosissime. Si racconta per esempio che Johnson "mentì sulla relazione con la socialite Petronella Wyatt, che rimasta incinta dovette abortire"; si sostiene che ha avuto una relazione anche con la giornalista Anna Fazackerley e che una notte "visitò in poche ore sia lei che Petronella".
Secondo il Times, il documento è stato redatto da Nick Hargrave, uno degli uomini più vicini alla May prima che entrasse lo scorso autunno in una prestigiosa società di PR: non è chiaro se sia stato lo stesso Hargrave, il cui nome come autore è contenuto proprio nei file originali del dossier, a farlo circolare. Comunque sia andata, la finalità è chiara, dice una fonte nel partito: "è stato messo insieme dagli uomini di May per screditare Boris. è il loro 'dossier di guerra' contro di lui".