Il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico sostenuto dal parlamento di Tobruk, la cui legittimità non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è detto pronto a marciare su Tripoli. Si tratta delle prime dichiarazioni del militare, che controlla la gran parte della Cirenaica, dall’inizio degli scontri tra milizie rivali nella capitale libica. Durante una riunione, tenuta ieri con una trentina di leader tribali e trasmessa in diretta dall’emittente televisiva libica Al Hadath, Haftar ha apertamente rifiutato il progetto di nuova Costituzione che dovrebbe essere ratificato dal parlamento di Tobruk entro il 10 settembre.
In diverse occasioni, il generale ha assicurato che l’Esercito nazionale libico è pronto a marciare su Tripoli e che la cattura della capitale sarà “rapida”. A tale scopo, Haftar ha rivelato di essere in contatto diretto con alcune milizie presenti nelle città di Misurata e Zentan. L'uomo forte della Libia orientale ha assicurato, inoltre, che anche alcune milizie presenti a Tripoli sarebbero pronte a prendere d'assalto la città. “Gli scontri degli ultimi giorni stanno cambiando la geografia della presenza delle milizie nella capitale”, ha detto il militare. “Non lasceremo cadere Tripoli, lì il popolo libico dovrà vivere in sicurezza”. Per quanto riguarda la Costituzione, Haftar ha detto che il progetto deve essere posticipato fino a dopo le elezioni e non prima, "altrimenti, il popolo libico rifiuterà la nuova Costituzione”.