I principali scienziati britannici, tra cui due vincitori del premio Nobel, hanno firmato l'appello lanciato dal quotidiano The Independent per un nuovo referendum sull'accordo finale sulla Brexit, aggiungendosi all'oltre mezzo milione di firme finora raccolte. Tra gli scienziati che hanno aderito alla campagna, riferisce lo stesso Independent, figurano Sir Paul Nurse, il genetista e premio Nobel; Sir Fraser Stoddart, chimico e anche lui vincitore del Nobel; l'astronomo reale Lord Martin Rees; la microbiologa Dame Anne Glover. "Sono molto preoccupata per ciò che accadrà alla ricerca - non solo la scienza ma la ricerca nel suo senso più ampio - se partiamo con una Brexit caotica, con uno scenario senza accordo", ha detto Glover, presidente della Royal Society di Edimburgo.
Un nuovo referendum "è essenziale - ha scandito il Nobel Paul Nurse - sappiamo che c'era disinformazione e che la gente non capiva la complessità della questione. Il sostegno di importanti scienziati segue quello della British Medical Association, che rappresenta oltre 160.000 medici e della National Union of Students, che rappresenta 4,3 milioni di studenti in tutto il paese, che hanno entrambi aderito alla campagna.
Mentre la scienza è passata in secondo piano nel dibattito pubblico sulla Brexit, che si è concentrato su argomenti come l'economia e l'immigrazione, è uno dei settori che invece che rischia di perdere di più: un sondaggio condotto dalla Campagna per la Scienza e l'Ingegneria (CaSE) nel 2015 ha evidenziato che oltre il 90 per cento degli scienziati concorda che l'adesione all'UE è un importante vantaggio per la scienza e l'ingegneria britannica.