E' morta la donna inglese che giovedì scorso era stata esposta a un gas nervino a Amesbury, in Inghilterra, poco distante dalla cittadina di Salisbury in cui quattro mesi prima erano stati avvelenati con lo stesso agente l'ex spia russa Sergej Skripal e di sua figlia Yulia. La 44enne Dawn Sturgess, madre di tre figli, è deceduta in ospedale mentre il marito 45enne resta ricoverato in gravi condizioni, ha riferito il Guardian.
I due si erano sentiti male in casa e, dopo aver pensato inizialmente a un caso di droga tagliata male, la polizia aveva scoperto che si trattava di esposizione al gas Novichock, lo stesso usato per l'attacco agli Skripal.
La Polizia ha aperto un'inchiesta per omicidio, su cui 100 agenti dell'antiterrorismo collaborano con la Polizia del Wiltshire, e ha informato la famiglia che è stata ordinata un'autopsia sul corpo della Sturgess.
La premier britannica, Theresa May, si è detta "inorridita e sconvolta" dalla morte della donna. Il governo per ora non esclude che, a differenza di quanto accaduto agli Skripal, la coppia sia stata esposta in modo causale alla contaminazione dal gas sperimentato 20-30 anni fa in laboratori militari sovietici.
"Per ora" il ministro dell'Interno, Sajid Javid, esclude nuove sanzioni, anche se i tabloid inglesi hanno usato titoloni come "Uccisa dal Cremlino". "Non vogliamo anticipare le conclusioni delle indagini sull'incidente", ha detto Javid
durante una visita a Salisbury, forse anche per non alimentare la psicosi che sabato aveva fatto sospettare l'avvelenamento di un poliziotto, poi risultato un falso allarme. "Mentre sappiano che a marzo fu opera dei russi, fu un atto barbaro e disumano dello Stato russo, su questo secondo incidente dobbiamo capire di più e lasciare che la polizia faccia il suo lavoro", ha affermato Javid.