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Non si ferma la violenza in Messico, a poche ore dall'apertura dei seggi: un giornalista è stato ucciso nello Stato meridionale di Quintana Roo. Circa 89 milioni di messicani sono oggi chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente e oltre 3.400 cariche pubbliche, tra le quali deputati, senatori, otto governatori e il capo del governo di Città del Messico. Grande favorito dai sondaggi è il populista di sinistra Andres Manuel Lopez Obrador. Ma la campagna elettorale è stata una delle più violente della storia recente, con 130 vittime, tra cui decine di politici uccisi in tutto il Paese. Il Messico è anche uno dei paesi più pericolosi per i giornalisti, 45 vittime dal 1992, secondo il Committee to Protect Journalists.
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