Lo aveva detto, lo ha fatto. Con un annuncio carico della retorica che gli è cara, Donald Trump ha abbandonato l'accordo sul nucleare con l'Iran e decretato nuove sanzioni. Un passo sostenuto da pochi e criticato da molti e le cui conseguenze non sono prevedibili ma che, è convinto il presidente Usa, servirà a tenere lontana Teheran dall'arma atomica.
Come ha reagito il mondo alla notizia?
Iran
Teheran è "pronta a trattare con l'Ue, la Russia e la Cina", ha detto il presidente Hassan Rohani. La decisione degli Usa è "scorretta" e "inaccettabile" e l'Iran e' "pronto a continuare a rispettare l'intesa", se saranno garantiti i suoi interessi, e in caso contrario, "prenderà decisioni" in seguito. Quella degli Usa è sono una "guerra psicologica".
Onu
Il segretario generale Antonio Guterres ha lanciato un appello chiedendo agli altri Paesi firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano di restare e di rispettare pienamente gli impegni assunti". Guterres ha chiesto anche a tutti gli altri Stati membri di "sostenere questo accordo".
Unione europea
"Non lasciate che nessuno smantelli questo accordo. E' uno dei più grandi successi raggiunti dalla diplomazia: restate fedeli ai vostri impegni e noi resteremo fedeli ai nostri", ha detto l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini, rivolgendosi "ai cittadini e ai leader iraniani".
Francia, Germania e Gran Bretagna
Parigi, Berlino e Londra sono "impegnate a mantenere" l'accordo sul nucleare iraniano e hanno espresso "rammarico" e "preoccupazione" per la decisione di Trump.
Arabia Saudita
Riad "sostiene" la decisione di Donald Trump di abbandonare l'accordo sul nucleare iraniano, riferiscono i media di Stato
Repubblicani Usa
Il partito repubblicano si schiera con il presidente Donald Trump. "E' qualcosa su cui il presidente ha fatto campagna", ha dichiarato il leader di maggioranza alla Camera, il repubblicano Kevin McCarthy. "Il presidente capisce la politica estera - ha aggiunto - e se il nostro obiettivo è impedire all'Iran di avere l'arma nucleare, mi fido del presidente sul fatto che ci riuscirà".
Democratici Usa
"Un errore di proporzioni storiche" ha detto il deputato democratico Adam Schiff, soprattutto in assenza "di un piano B", alternativo all'intesa siglata del 2015. Per Schiff, il ritiro degli Usa ha inoltre compromesso la credibilità di Washington sullo scacchiere internazionale e sarà difficile riguadagnarsi la fiducia degli alleati. Per la senatrice democratica Dianne Feinstein, l'unico obiettivo di Trump è "disfare tutto ciò che ha fatto" l'ex presidente Barack Obama. Inoltre, secondo la Feinstein, l'uscita degli Usa "rischia di innescare una crisi nucleare nella regione più volatile del mondo".
Barack Obama
"E' un grave errore è stato il laconico commento dell'ex presidente.
E ora?
La palla passa al Congresso, che avrà 60 giorni di tempo per decidere il da farsi. A quel punto senatori e deputati potrebbero seguire diverse strade: o reimporre tutte le sanzioni finanziarie oppure deciderne delle nuove non relative al nucleare e mirate a soggetti specifici, per fare pressione su Teheran per le attività di destabilizzazione regionale e sostegno al terrorismo, scrive RaiNews.
Come funziona l'accordo sul nucleare iraniano
Il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), firmato da Cina, Francia, Russia, Regno unito, Germania, l’Unione Europea e Stati Uniti, era stato elaborato, ma non ratificato, dall’amministrazione Obama nel 2015. La scelta definitiva era stata lasciata al successore, che avrebbe potuto verificare se l’Iran stava o meno rispettando i termini dell’accordo. Il patto prevede che l’Iran riduca drasticamente le sue riserve di uranio arricchito ed elimini molte delle macchine che servono a lavorarlo per utilizzarlo in ordigni e che garantisca all’Agenzia Internazionale per l’energia atomica l’accesso regolare alle strutture nucleari, per dimostrare che le sperimentazioni hanno unicamente fini scientifici e di ricerca. (Fonte: Tpi). In cambio, i paesi firmatari solleveranno progressivamente varie sanzioni inflitte all’Iran.
L'impatto sull'economia iraniana potrebbe essere davvero importante perché il Congresso americano sarebbe pronto a dare il via a un nuovo "giro" di sanzioni. Non è escluso che si decreti anche un embargo sulle esportazioni iraniane di greggio. Uno scenario che, sul medio e lungo termine, finirebbe per sottrarre ai mercati petroliferi oltre 500 mila barili di greggio di produzione iraniana.
Tutto questo, aggravato dalle tensioni crescenti in Medio Oriente, si ripercuoterebbe in maniera significativa sulle quotazioni internazionali del greggio, con diversi rialzi. Possibile anche una corsa al nucleare in Medio Oriente. Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar potrebbero cercare di accelerare il loro programma nucleare. D'altronde il principe reggente saudita, Mohammed Bin Salman, lo scorso marzo aveva avvertito: "Se l’Iran avrà la bomba atomica, la svilupperemo anche noi, il prima possibile".
Le frasi chiave di Trump
L'annuncio
Annuncio oggi che gli Stati Uniti si ritireranno dall'accordio nucleare con l'Iran. Firmerò un memorandum per dare il via alle sanzioni al massimo livello: tutte le nazioni che aiutano l'Iran potrebebro essere anche loro sanzionate. L'America non sarà tenuta in ostaggio dalla minaccia nucleare. Mandiamo un messaggio fondamentale: non facciamo più minacce vuote, quando faccio una promessa la mantengo.
Gli alleati
Uscendo dall'accordo con l'Iran collaboreremo con gli alleati per trovare una soluzione durevole e onnicomprensiva per garantire la pace, interrompere la attività terroristiche dell'Iran e lo sviluppo della sua potenza missilistica. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo parlato con i nostri alleati incluso Francia, Germania e Regno Unito e con i nostri amici in Medio Oriente. Siamo uniti nella convinzione che l'Iran non dovrà mai acquisire un'arma nucleare.
Perché è un cattivo accordo
Alla base di questo accordo c'è una menzogna: che l'Iran voglia un nucleare pacifico. Abbiamo le prove incontrovertibili che il regime ha cercato per tutta la sua storia le armi nucleari. Questo accordo è orribile, non è servito a niente. E' stato negoziato in modo pessimo, tanto che se anche lo rispettasse in pieno, l'Iran potrebbe ottenere un arma nucleare in brevissimo tempo. Mancano i meccanismi adeguati per individuare e punire eventuali frodi. Se accettassi questo accordo presto ci sarebbe una corsa al nucleare in Medio Oriente: tutti vorrebbero le armi atomiche.