Migliaia in piazza, una petizione per chiedere la rimozione dei giudici, le suore di clausura che si schierano, la vittima che decide di fare ricorso contro la sentenza: non si placano in Spagna le polemiche per la sentenza che ha derubricato uno stupro di gruppo a 'semplice' abuso sessuale. In campo è sceso anche il governo: Madrid valuterà se sia necessario rivedere la legge. E sabato, decine di migliaia di persone, la gran parte donne, hanno marciato nelle strade di Pamplona, le mani alzate in segno di protesta e scandendo slogan per rivendicare il diritto a una vita senza il timore della violenza sessuale.
Anche le carmelitane in piazza
Sono scese in campo persino le 16 suore carmelitane del convento di clausura di Hondarribia, nei Paesi Baschi: "Viviamo in clausura, indossiamo la tonaca fino alle caviglie, non usciamo la sera, non andiamo alle feste, non beviamo alcolici, abbiamo fatto voto di castità. È una scelta. Ma difenderemo con tutti i mezzi il diritto delle donne di fare il contrario. Senza essere giudicate, violentate, intimidite, assassinate o umiliate per questo".
Cosa accadde quella notte del 2016
L'aggressione sessuale avvenne in occasione della tradizionale festa di San Fermin a Pamplona, nel 2016. Gli imputati si erano offerti di accompagnare la ragazza all'auto ma invece la portarono nell'androne di un palazzo, dove l'aggredirono, filmando tutto con cellulari. Ritrovata in lacrime da una pattuglia di polizia, la giovane descrisse i suoi aguzzini, che furono individuati e arrestati il giorno dopo. I cinque, che in un gruppo di WhatsApp si facevano chiamare 'la manada' (il branco), si sono difesi sostenendo che la ragazza era consenziente. La ragazza non reagì (era troppo terrorizzata, secondo la pubblica accusa) e rimase per tutto il tempo con gli occhi chiusi. E i giudici hanno deciso che, mancando coercizione violenta, si trattò di un abuso sessuale. Adesso sono arrivate a un milione e 200mila le firme per chiedere la rimozione dei magistrati.
E spunta un altro caso
Intanto la pubblica accusa ha deciso che impugnerà la sentenza. Presenterà ricorso anche la vittima dello stupro, che inizialmente pensava di lasciar cadere, per poter voltare pagina e cominciare una nuova pagina di vita. Invece è spuntata un'altra a cui è toccata la stessa sorte dal 'branco': una ragazza che ha testimoniato al processo e che adesso ha rotto il silenzio annunciando di voler andare fino in fondo. La ragazza ha già denunciato e il suo caso è in fase di istruttoria. Il primo maggio 2016, due mesi prima che il branco abusasse la 18enne alla festa di San Fermin, quattro degli aggressori si approfittarono di lei a Pozoblanco. Come nel caso di Pamplona, gli imputati videoregistrarono l'assalto alla giovane, che era addormentata, o forse drogata. "La ragazza di Pamplona non è sola, sono al suo fianco", ha promesso.