Sono stati arrestati oggi dalla Guardia civile spagnola i membri di una banda specializzata nel riciclaggio, anche tramite l’utilizzo di criptovalute, di denaro proveniente dal traffico di droga. Le autorità hanno condotto otto perquisizioni, nelle quali sono stati sequestrati numerosi computer, e undici arresti.
Un patrimonio di otto milioni e 369mila euro sparsi in 174 diversi conti correnti colombiani: con questa metodologia una banda di “blanqueadores” (sbiancatori in spagnolo), ha creato un sistema di riciclaggio di denaro internazionale. I criminali, basati nella penisola iberica, ricevevano il denaro da una rete di trafficanti di droga. Soldi che venivano poi versati in piccole somme su diversi conti correnti e prelevati dai bancomat del Paese sudamericano.
Cali, Bogotá, Medellin, Cucuta e Panama: queste le località preferite per il ritiro del denaro. Ma per paura di attirare l’attenzione delle autorità, la banda aveva deciso di cambiare modalità e di convertire i soldi in criptovalute (principalmente Bitcoin), servendosi di sportelli automatici in Finlandia. Il denaro veniva così versato lo stesso giorno nei conti colombiani.
L’operazione è stata condotta con la collaborazione delle autorità della Finlandia, Paese nel quale risiedono i bancomat utilizzati per acquistare criptovalute, e con il coordinamento dell’Europol.