In Madagascar la tecnologia nucleare viene in soccorso del bestiame, in particolare di mucche e zebù, decimati da furti su vasta scala. Nella grande isola africana dell'Oceano Indiano l'allevamento di questi bovini è vitale per la popolazione rurale e povera. I veterinari malgasci hanno ricevuto un'apposita formazione sulla riproduzione bovina da esperti dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) venuti in loco.
Come funziona la tecnologia nucleare salva-bovini
La tecnica in questione si chiama Elisa e consente di migliorare il rendimento delle mucche da latte. La tecnologia nucleare, nota come dosaggio radio immunologico, permette di aumentare il tasso di successo delle inseminazioni di bovini.
Consiste in un procedimento in due tempi: una sorta di test di gravidanza per bovini che individua il momento più propizio alla fecondazione e successivamente, in seguito all'iniezione di progesterone, un altro test eseguito tre settimane dopo dà la conferma dell'eventuale gestazione. Questo metodo consente di censire tra il 20 e il 40% di mucche riproduttive in più rispetto alle tecniche tradizionali, più lunghe, che prevedono l'osservazione del comportamento degli animali.
Questa tecnica è già stata testata e applicata in circa 90 paesi nel mondo e dei laboratori sono stati creati per portarla avanti. In Madagascar potrebbe arginare il calo del bestiame. Per timore dei 'dahalos', così si chiamano i ladri di zebù, i pastori vendono i capi di bestiame in tempi brevi e raramente aspettano l'età adulta.
Il problema dei bovini in Madagascar
Dei 10 milioni di bovini censiti nel 2003 oggi ne rimangono meno di sei milioni. La diminuzione del bestiame viene attribuita all'insicurezza diffusa nel Grande Sud, in particolare nelle regioni di Menabe, Atsimo Andrefana, Androy e Anosy, dove la concentrazione di bovini è più alta e i furti dei dahalos sono all'ordine del giorno. In assenza di controlli dei circuiti di vendita e acquisto di zebù, è aumentato l'abbattimento delle mandrie.
La tecnologia nucleare sarà progressivamente applicata su scala nazionale per raggiungere gli obiettivi del programma "Fisandratana 2030" per lo sviluppo del mondo rurale. "Rappresenta una soluzione sostenibile e adeguata per lo sviluppo dell'allevamento a Madagascar. Contribuirà alla conservazione e all'aumento del numero di bovini. Ci auguriamo che l'Aiea possa organizzare altri percorsi formativi" ha commentato alla stampa locale il direttore generale del ministero dell'allevamento.