È una spy story che sta causando uno scontro diplomatico tra il Regno Unito e la Russia, l'avvelenamento del russo Sergei Skripal, per dieci anni doppiogiochista in favore degli 007 di sua maestà. L'ex colonnello, 66 anni, e sua figlia Yulia, di circa 30, sono ricoverati in gravi condizioni in ospedale dopo essere stati trovati domenica privi di sensi a Salisbury, nel Wiltshire, nel sud del Gran Bretagna.
Le indagini sono state affidate all'antiterrorismo, e Londra rivive il dramma di Sergei Litvinenko, l'ex spia russa avvelenata mortalmente con il polonio, un elemento radioattivo, in un hotel londinese. Il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, ha già minacciato che il Regno Unito risponderà in modo "appropriato e fermo" se uno Stato straniero dovesse essere coinvolto nell'avvelenamento dell'ex spia russa.
Il capo della diplomazia di Londra ha anche sottolineato che "sarebbe molto difficile immaginare che la rappresentanza del Regno Unito ai Mondiali di calcio di quest'estate potrebbe andare avanti nel modo normale", qualora ovviamente fosse confermato il coinvolgimento di Mosca.
Durissima la reazione del ministero degli Esteri di Mosca che bollano come "ignoranza" l'uscita di Johnson, secondo quanto detto dalla portavoce Maria Zakharova. Poco dopo il Foreign Office ha corretto il tiro, spiegando che il ministro si riferiva al possibile forfait "di funzionari e dignitari" di governo britannico e politici. Intanto il Cremlino ha fatto sapere di non conoscere le cause dell'avvelenamento dell'ex spia e ha chiesto a Londra di condurre indagini approfondire e fornire risposte adeguate.
"Sappiamo di questa tragica situazione ma non abbiamo informazioni sulle sue probabili cause", ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. "Non sono in grado di darvi nessuna reazione perchè non abbiamo nessuna informazione", ha ribadito. Nonostante non siano arrivate richieste di cooperazione dall'estero nell'indagine sul caso di Skripal, il portavoce del Cremlino ha sottolineato che Mosca è "sempre aperta all'interazione".
Chi è Skripal
Skripal ha alle spalle una lunga carriera nei servizi segreti dell'esercito russo dove arriva a ottenere il grado di colonnello. Nel 1999 si trasferisce al ministero degli Affari Esteri russo, dove trascorre quattro anni prima di diventare professore all'Accademia militare diplomatica del ministero della Difesa.
La sua posizione privilegiata attira l'attenzione dei servizi segreti britannici che lo avevano reclutato dal 1995. Da quella data, fino al suo arresto nel 2004, fornisce l'identità di dozzine di agenti segreti russi che operano in Europa e informazioni sulle unità militari russe e sulla loro prontezza al combattimento. In cambio avrebbe ricevuto 100 mila dollari, raccolti tramite un conto bancario in Spagna.
Durante il processo, l'ex colonnello Skripal ammette le sue responsabilità ed è condannato nell'agosto 2006 a 13 anni di carcere. Nel 2010, l'arresto negli Stati Uniti di dieci agenti russi "dormienti", tra cui la famosa spia Anna Chapman, lo riporta sulla scena. Con Igor Sutyagin, un ricercatore condannato a 15 anni in un campo di lavoro per spionaggio in favore degli Stati Uniti, Alexander Zaporojski, l'ex colonnello dei servizi segreti russi condannato a 18 anni nei campi per lo stesso motivo, e Gennady Vasilenko, un ex ufficiale del Kgb condannato a 3 anni di carcere per possesso illegale di armi, è scambiato con dieci agenti russi.
Alla fine di questo scambio storico, il più importante dalla fine della Guerra Fredda, Skripal si rifugia in Inghilterra dove ha vissuto, fino a domenica, una vita tranquilla. In ospedale è ricoverata con lui anche la figlia, Yulia Skripal, che vive in Russia ma che si trovava negli Regno Unito per una visita. La moglie di Skripal invece è morta di cancro, a 59 anni, nella casa di famiglia nel 2011. L'anno scorso invece il figlio 43enne è deceduto a San Pietroburgo, dove trascorreva una vacanza con la fidanzata, a causa di un'insufficienza epatica. Già allora la famiglia aveva espresso sospetti sul decesso.