Il premier malese, Najib Razak, è finito nei guai seri nel suo Paese per aver affermato di preferire la quinoa al riso, un chiaro segnale per gli oppositori politici del suo stile di vita dispendioso. Razak, a pochi mesi dalle elezioni ad agosto in cui spera di conquistare un terzo mandato, è stato duramente attaccato negli ultimi tempi per la crescita del costo della vita, seguita all'introduzione di una tassa su beni e servizi introdotta nel 2015, e per una scandalo di corruzione rispetto al quale ha negato ogni addebito.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, riferisce il Guardian, è stata la dichiarazione d'amore del premier alla quinoa, pianta erbacea che ha conosciuto negli ultimi anni un boom mondiale (molto 'gettonata' tra i nutrizionisti) con profonde conseguenze sulle comunità andine che la producono. Importata dal Sud America, è più cara del locale riso, alimento base per la popolazione malese. "Non mangio riso, mangio quinoa, me l'ha fatta conoscere mio figlio, è meglio del riso", ha sottolineato, ricordando che ha meno carboidrati e zuccheri.
Immediata la reazione dell'ex premier Mahathir Mohamad, candidato dell'opposizione, che su Twitter ha affermato di mangiare "solo riso locale". "Le elezioni saranno quinoa contro riso, governo pulito contro cleptocrazia, e Najib contro il popolo della Malaysia", ha ironizzato Lim Kit Siang, un altro leader dell'opposizione. Lo staff del premier è corso ai ripari: la presenza della quinoa nella dieta, hanno fatto sapere, è stata suggerita dai medici. La rielezione di Razak è giudicata probabile perché l'opposizione è divisa, l'economia è positiva e il premier gode del supporto nelle aree rurali. Non solo: i distretti elettorali, secondo i critici, sono stati ridisegnati appositamente a favore del governo.