Quando gli americani lasciano una mancia a fine pasto sanno benissimo che quei soldi sono destinati al cameriere e non al proprietario del ristorante, ma è esattamente questo che accadrà se andrà in porto una nuova legge proposta dal dal dipartimento del Lavoro statunitense.
La nuova normativa, si legge su Quartz, prevede che le mance vengano raccolte e distribuite tra i lavoratori, e così ad esempio i camerieri possono dividere una percentuale delle loro mance con i lavapiatti e cuochi, in modo da piantare la disuguaglianza retributiva che sta mettendo sempre più in crisi il settore della ristorazione.
Cosa c’è che non va allora? Con la nuova legge, il ristoratore è autorizzato a tenere le mance per sé nel caso in cui paghi i lavoratori il minimo sindacale di 7,25 dollari l’ora. Una cifra che, tuttavia, non basta a vivere in modo decente negli Stati Uniti, tanto che molti lavoratori sbarcano il lunario proprio grazie alle mance. Cosa accadrà dunque se il loro capo potrà gestire le mance a suo piacimento?
Calcolatrice alla mano, uno studio dell’Economic Policy Institute che ha cercato di analizzare l’impatto della nuova legge ha stimato che miliardi di dollari in mance finirebbero proprio nel portafoglio dei proprietari dei ristoranti. In particolare si parla di 5,8 miliardi di dollari che verranno sottratti oggi anno ai camerieri, più del 16% del totale delle mance annuali. Tuttavia lo staff del segretario del lavoro Alex Acosta ha cassato lo studio, in modo da poter far approvare la legge entro la fine dell’anno, sostengono i critici, tra cui gli ex funzionari dell’amministrazione Obama. Favorevole alla proposta è la National Restaurant Association, che auspica in questo modo di permettere ai suoi soci di catturare una fetta più ampia del denaro che entra nelle loro attività.
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