Vienna vuole 'annettersi' i cittadini sudtirolesi già a partire dal prossimo anno. È scoppiata a pochi giorni dal Natale una polemica sempre latente tra le montagne e le vallate dell'Alto Adige, quella legata alla concessione del passaporto austriaco ai cittadini altoatesini dichiaratisi appartenenti al gruppo linguistico tedesco (i sudtiriolesi). Un tema ormai datato ma tornato in auge con la nascita del nuovo Governo della Repubblica d'Austria con a capo il cancelliere Sebastian Kurz, ma in mano all'estrema destra di Heinz Christian Strache: l'esecutivo ha giurato in una capitale blindata, con la polizia in forze e in in assetto anti-sommossa nel quartiere governativo, dove ci sono la cancelleria federale e la presidenza, situata nell'Hofburg, l'antico palazzo imperiale.
Cosa è successo a Vienna
Circa 1.500 agenti, con elicotteri in cielo e i camion degli idranti pronti, sono stati schierati nell'area intorno al palazzo Hofburg dove la cerimonia del giuramento nelle mani del presidente, il verde Alexamnder van der Bellen, era convocata per le 11.00. Nella città erano state convocate diverse marce, da parte di studenti, gruppi di sinistra e antifascisti, che sono tutte confluite nella centralissima piazza di Heldenplatz: circa 5.500 persone, secondo il Kurier. Molti, i cartelli centrati sul tema dell'immigrazione, che il nuovo governo considera prioritario nell'agenda: "rifugiati benvenuti", "nazisti fuori","nessun maiale nazista". La polizia ha sparato una granata fumogena quando alcuni manifestanti hanno cercato di sfondare una barricata.
Cosa è successo a Bolzano
Nelle stesse ora da Bolzano tuonava il parlamentare dell'estrema destra austriaca, Werner Neubauer: "I sudtirolesi potranno richiedere la cittadinanza austriaca già nel 2018", precisando che sarà gratis e riguarderà le famiglie che si sono dichiarate appartenenti al gruppo linguistico tedesco. Non solo. In una giornata importante per lo sport italiano con la consegna delle bandiere italiane da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli alfieri delle Olimpiadi e Paralimpiadi di PyeongChang 2018, rispettivamente la lombarda Arianna Fontana e l'altoatesino Florian Planker, Neubauer ha aggiunto: "In futuro gli atleti altoatesini potranno gareggiare per la nazionale austriaca".
Il passaggio degli atleti sudtirolesi dall'Italia all'Austria in passato, e comunque ad ogni Olimpiade, è stato un argomento più volte oggetto di discussione. Stando ai dati dell'ultimo censimento, quello del 2011, il 69,64 % si era dichiarato di appartenere al gruppo tedesco, il 25,84 % a quello italiano e il 4,52 a quello ladino (in particolare nelle valli Gardena e Badia).
Cosa è successo a Roma
Roma, per il momento, reagisce con cautela: l'ipotesi di Vienna sarà al centro di "una discussione da affrontare con grande delicatezza", ha dichiarato dalla Cina il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, "e ne parleremo nei termini che sono più coerenti con la nostra storia e con la tutela delle nostre popolazioni e dei nostri concittadini che hanno sempre avuto una posizione molto chiara in merito". "Oggi l'ambasciatore italiano ha il suo ufficio a palazzo Metternich a Vienna nella stanza che occupò il conte che definì l'Italia 'un'espressione geografica'. Il nostro ambasciatore utilizza la scrivania che fu proprio di Metternich. Questo a proposito di circolarità", ha ricordato con una battuta Paolo Gentiloni.
"Certamente - ha sottolineato il presidente del Consiglio - l'Italia ha una storia mondiale. Il fatto che l'abbia da almeno duemila anni, vuol dire qualcosa. Siamo uno Stato molto recente ma abbiamo una memoria molto lunga, l'influenza italiana è stata straordinaria e c'è stato un soft power italiano spettacolare per secoli. Questa memoria costituisce un fattore fondamentale della nostra identità".
Cosa è successo a Bruxelles
L'Europa si defila: "In generale sono gli Stati membri che sono responsabili per la concessione dei passaporti", ha detto il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas. "Non sono al corrente di questi annunci e il governo inizia oggi", ha aggiunto il portavoce, rifiutandosi di commentare i dettagli della questione. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, incontrerà Sebastian Kurz martedì sera, ha annunciato Schinas, sottolineando che "Bruxelles sarà la prima destinazione del nuovo cancelliere" austriaco.
Il portavoce della Commissione ha rifiutato di commentare il programma e la composizione del nuovo governo tra il partito popolare di Kurz e l'estrema destra della Fpo. "Abbiamo l'abitudine di commentare gli incontri dopo che hanno avuto luogo, non prima", ha detto Schinas. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, dal canto suo ha detto di essere fiducioso che il nuovo governo austriaco diretto da Sebastian Kruz "continuerà a giocare un ruolo costruttivo e pro-europeo nell'Unione Europea. Questo è particolarmente importante nel momento in cui il Consiglio europeo è impegnato in modo più diretto su questioni politicamente delicate" come le politiche migratorie e la riforma della zona euro, ha spiegato Tusk nella sua lettera di congratulazioni a Kurz.