Il figlio maggiore del presidente Donald Trump, Donald Jr, e Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks si sarebbero scambiati messaggi privati, tramite i loro account Twitter, prima delle elezioni presidenziali del 2016. Lo riporta The Atlantic. Secondo la testata statunitense, l'organizzazione fondata da Julian Assange avrebbe inviato un messaggio privato a Donald Jr nel settembre del 2016, avvertendolo che stava per essere lanciato un sito anti-Trump da un comitato di azione politica (Pac). Il messaggio conteneva la password per il sito. "Abbiamo indovinato la password 'putintrump'... Commenti?", aveva scritto Assange al primogenito del presidente. "'Off the record' non so chi sia ma chiederò in giro", avrebbe risposto Donald Jr. La loro corrispondenza privata sarebbe stata passata ai parlamentari che indagano sul Russiagate, ovvero sulle presunte interferenze russe nell'ultima campagna elettorale Usa.
Le email rubate a Podesta
Durante le presidenziali, WikiLeaks aveva pubblicato le email rubate alla Democratic National Committee (Dnc), il comitato direttivo del partito democratico, e al manager della campagna di Hillary Clinton, John Podesta. La comunità di intelligence Usa ha attribuito il furto di email ad hacker sponsorizzati dal governo di Mosca mentre Wikileaks ha negato ogni legame con il Cremlino ma ha segnalato a Donald Jr la diffusione delle email, comprese alcune parti che ai media erano sfuggite. Secondo The Atlantic, la corrispondenza segreta tra Donald Jr e WikiLeaks è andata avanti fino a luglio del 2017. Era soprattutto l'organizzazione di Assange ad inviare messaggi a Donald Jr. WikiLeaks, ad esempio chiedeva la dichiarazione dei redditi di Trump, che lui si è rifiutato di rendere nota.
"Sebbene Donald Jr abbia in buona parte ignorato le richieste di WikiLeaks, sembra aver agito di conseguenza", osserva l'Atlantic, segnalando che quando il figlio del presidente ha ricevuto il primo messaggio dall'organizzazione di Assange ha inviato email ad altri rappresentanti della campagna del padre segnalando che era stato contattato. Tra questi, l'ex capo stratega di Trump, Steve Bannon, l'advisor Kellyanne Conway e il genero Jared Kushner. Quest'ultimo ha inoltrato l'email ricevuta da Donald Jr a Hope Hicks, allora nello sfaff della comunicazione della campagna di Trump e oggi direttore della Comunicazione alla Casa Bianca.