"Hollywood Babilonia" era il titolo di un libro che raccontava i vizi della mecca del cinema dagli esordi agli anni '50, pubblicato in Francia nel 1959. Ma dall'esplosione dal caso del produttore cinematografico Harvey Weistein (accusato di molestie ed in qualche caso di stupro da oltre 100 donne) il 5 ottobre scorso grazie al New York Times, è ormai uno tsunami di denunce a potenti di Hollywood per cui il testo, di cui uscì un sequel nel 1984, sarà inevitabilmente presto aggiornato.
Tra gli ultimi - per ora - a finire sulla graticola dei media, l'attore nippo-americano George Takei, più noto per aver interpretato il ruolo del "tenente Sulu" nella serie tv originale Star Trek. Takei, 80 anni oggi icona Lgbt, è stato accusato - scrive il Washington Post - da un ex modello di averlo aggredito sessualmente nel 1981. Scott R. Brunton ha raccontato di essere stato palpeggiato quando aveva 23 anni da Takei, all'epoca sulla quarantina, che avrebbe tentato di togliergli i boxer che era passato per un drink nell'appartamento dell'attore. Takei ha negato tutto su Facebook.
Triste ironia della sorte, anche l'attore Richard Dreyfuss, 70 anni, il protagonista di "Incontri ravvicinati del terzo tipo " e prima de "Lo Squalo", il cui figlio Harry ha accusato Kevin Spacey di averlo palpeggiato quando aveva solo 18 anni: è stato accusato molestate la scrittrice Jessica Teich per due o tre anni mentre lei lavorava per un show che Dreyfuss stava producendo.
Lei era sulla ventina e venne convocata nel 1987 dall'attore premio Oscar in una stanza e lo trovò con il pene fuori dai pantaloni. "Non posso ricordare come il mio volto fosse giunto così vicino al suo pene, ma ricordo che la sua idea era che gli praticassi una fellatio. Cosa che non ho fatto", ha raccontato la donna.
Sempre ironico il fatto che sia Brunton che Teich abbiano deciso di farsi avanti dopo tanti anni, raccontano, solo dopo aver letto le denunce di Takei e Dreyfuss per quello che aveva fatto Spacey. Altrimenti sarebbero rimasti zitti. Dreyfuss in particolare aveva twittato di essere "così incredibilmente orgoglioso" del figlio. Al momento nessun commento da Dreyfuss. Un altra storia è quella che ha visto coinvolta l'attrice Ellen Page, icona del film "Juno", da qualche anno rivelatasi lesbica che ha raccontato come venne umiliata sul set di "X-Men: La sfida finale" dal regista Brett Ratner che rivelò le sue preferenze sessuali davanti alla troupe ancora prima che lei avesse preso pienamente coscienza di essere lesbica.
L'attrice, che aveva solo 18 anni ha scritto su Facebook: "Ero una giovane adulata che non aveva confessato neanche a se stessa di essere gay e mi sono sentita violata quando è successo". Ratner è uno dei registi di maggior successo di Hollywood: ha diretto tra l'altro The Revenant con Leonardo di Caprio. Sei donne, incluse Natasha Henstridge e Olivia Munn, lo hanno accusato di molestie. Accuse respinte. Non solo: Page ha anche raccontato di come le molestie siano prassi a Hollywood. Quando aveva 16 anni un altro regista - di cui non ha fatto il nome - le accarezzò la gamba chiedendole di fare altrettanto. "Pochi mesi dopo venni aggredita da un regista che mi chiese di andare a letto con un attore sulla ventina e poi di raccontargli come era andata. Rifiutai".