La proposta della Commissione europea di rinnovare per 5 anni la licenza per la produzione e la vendita del glifosato, il contestato erbicida prodotto da Monsanto, non è stata approvata dai paesi Ue. Perché la proposta passasse era necessaria una maggioranza qualificata, mentre solo 14 paesi su 28 si sono detti a favore (9 contrari, 5 astenuti) alla riunione dei rappresentanti diplomatici dei 28. Visto che l'autorizzazione attuale scade il 15 dicembre, la Commissione ha deciso di convocare, entro la fine di novembre, un comitato di appello al quale risottoporre la proposta.
Leggi anche: Sull'erbicida glifosato l'Europa non si mette d'accordo (e noi continuiamo a mangiarcelo)
Monsanto ora punta sul Dicamba
Ma intanto deflagra un'altra battaglia contro un altro potentissimo erbicida sviluppato dal colosso Usa degli Ogm Monsanto, il Dicamba. Lo rivela il Wall Street Journal, ricordando che il Dicamba, successore proprio del glicosfato, è un potentissimo diserbante usato per disinfestare dalle erbacce le colture di Ogm, in particolare quelle di soia e di cotone. È talmente potente che Monsanto ha prodotto degli Ogm resistenti a questa sostanza chimica. Il combinato di semi ed erbicida, venduto col nome di Xtent, rappresenta un grosso investimento per Monsanto che ha speso più di un miliardo di dollari per una fabbrica in Lousiana e conta di ricavare almeno 350 milioni di dollari l'anno della vendita congiunta di Dicamba e semi resistenti.
Il Dicamba, oltre ad essere considerato "probabilmente cancerogeno", è finito nell'occhio del ciclone dopo un boom di reclami da parte degli agricoltori Usa, infuriati per l'invasione della sostanza, propagata dal vento, dopo l'irrorazione dei campi dei loro vicini. In pratica, il Dicamba è accusato di essere una sostanza molto volatile e di danneggiare i raccolti dei produttori che non lo utilizzano. Per questo in Arkansas lo State Plant Board ne ha vietato la vendita e l'uso e altri Stati Usa, tra cui il Missouri lo hanno imitato.
Battaglia fra Stati
Nell'ottobre scorso Monsanto ha denunciato lo State Plant Board dell'Arkansas e la sua decisione di introdurre forti restrizioni nell'uso e nella vendita del Dicamba e di altri erbicidi simili, in vista della stagione dei raccolti del 2018. L'Arkansas è al centro della disputa perchè in questo Stato almeno 900.000 acri di colture sono state danneggiate, più che altrove. Secondo Monsanto il problema non è legato all'eccessiva volatilità del Dicamba ma alla sua cattiva utilizzazione.
A questo proposito c'è un'altra disputa in corso sulle istruzioni per l'utilizzo del Dicamba, che sarebbero lunghe e complicate e in molti casi, secondo gli agricoltori, inutilizzabili. Almeno 2.700 denunce sono state presentate in 25 Stati Usa alle agenzie preposte, contro il prodotto della Monsanto. L'azienda replica attaccando le restrizioni e sostenendo che "rappresentano una sfortuna per gli agricoltori dell'Arkansas". Per il 2018 Monsanto prevede di raddoppiare il numero di colture che utilizzano l'erbicida. Inoltre Monsanto e la tedesca Basf che produce un erbicida analogo assicurano di aver studiato una nuova formula che riduce al minimo l'evaporazione del prodotto.
Monsanto ha anche concordato con l'Epa, l'agenzia federale per la protezione dell'ambiente, controlli più rigidi per gli agricoltori che useranno il prodotto, specie in caso di giornate di forte vento. Lo State Plant Board dell'Arkansas chiede invece di vietare l'uso del Dicamba da metà aprile fino ad ottobre per proteggere i raccolti. Inoltre ha vietato l'uso del Dicamba in Arkansas sostenendo che servono ulteriori controlli, da affidare ai ricercatori all'Università dell'Arkansas. Gli agricoltori danneggiati stanno invece cercando degli studi legali per fare causa a Monsanto e richiedere i danni.