Helsinki non ha nessuna intenzione di farsi trovare impreparata di fronte a un eventuale attacco atomico russo. E nemmeno di ritrovarsi a vestire i panni di una città fantasma. E così ha pensato bene di clonarsi sotto terra. Con tanto di luoghi simbolo come il Palazzo Finlandia, il Parlamento, la cattedrale, la libreria dell’Accademia e il viale Mannerheim. Proprio così: la capitale finlandese è a buon punto con la realizzazione di un progetto varato negli anni ’60, in Piena Guerra Fredda, e accelerato nel 2010. Adesso, scrive Repubblica, “con i fondi pubblici statali e comunali e investimenti privati europei e nordamericani, la doppia Helsinki sotterranea e segreta sta per essere completata”.
La motivazione ufficiale è legata al traffico congestionato
Sebbene la motivazione ufficiale del progetto sia legata alla necessità di decongestionare il traffico – scrive El Pais – nel piano stesso - scritto anche in inglese - si avverte che "queste infrastrutture possono essere utilizzate come rifugi umani (. ..). Alcuni sono stati adattati per un uso protettivo "in caso di conflitto". “Se una bomba cade fuori, sotto questa roccia non ci accorgiamo di nulla ", spiega alla testata spagnola un funzionario che chiede di non essere citato. E pur essendo convinto che le minacce di oggi siano perlopiù cibernetiche, il funzionario, che ha anche una formazione militare, assicura che il Paese deve essere "preparato" contro i nemici esterni.
400 tunnel, piscine e biblioteche, ecco come sarà
La città, in grado di ospitare 600mila persone (Helsinki ne conta 625mila abitanti), si trova tra i 20 e gli 80 metri sotto il livello del mare e sarà percorsa da circa 400 tunnel, uno dei quali destinato a collegare la capitale all’aeroporto di Vantaa. I tunnel sono tutti abbastanza larghi per ospitare cittadini, macchine e scorte. Non mancheranno piscine e palestre. Per ora ne è accessibile al pubblico solo il 30% ma entro il 2020 sarà tutto pronto. La scadenza – osserva Repubblica – “forse casualmente, è la stessa entro la quale la Finlandia neutrale, per la prima volta nei suoi cento anni di indipendenza, organizzerà manovre militari comuni non solo con la Svezia (con cui giù dispone di un comando militare interforze congiunto) ma anche con le forze armate degli Stati Uniti".
Una roccia che protegge
I lavori non sono stati esattamente un gioco da ragazzi: sono serviti prodigi dell’ingegneria per lavorare l’impenetrabile roccia granitica, sottosuolo della capitale. “È una pietra di qualità straordinaria, rende la città sotterranea invulnerabile”, ha spiegato a El Pais Eija Kivilaakso.