Cosa fa un catalano a Bruxelles? Forse non sarà questo il primo pensiero di Carles Puigdemont, deposto presidente della Catalogna, rifugiatosi nella capitale belga la settimana scorsa e finito nel mirino di un mandato di cattura europeo che potrebbe portarlo presto in carcere. Ma è l’idea venuta al quotidiano Le Soir che ha pensato un vademecum ad hoc, segnalando le otto cose assolutamente da fare.
Monsieur Puigdemont, voici nos incontournables pour votre week-end à Bruxelles https://t.co/bCc7pZg0wK pic.twitter.com/pSCcxs1yU7
— Le Soir (@lesoir) 4 novembre 2017
Si comincia con un bicchiere di vino sulla Grand Place in onore del re spagnolo Felipe VI, ricordando quel 5 giugno 1568 quando, su quella stessa piazza, il predecessore Filippo II fece decapitare i Conti d’Egmont e di Hornes per essersi battuti per l’indipendenza delle Fiandre dalla Spagna. Si passa poi a meditare sul futuro dell’Ue recandosi al Mini-Europe, il parco di divertimenti ai piedi dell’Atomium, simbolo della città, che contiene la riproduzione - in scala - dei monumenti più belli del Vecchio Continente.
E per non dimenticarsi del destino (probabilmente) imminente, non si può evitare un giro all’Hotel Amigo, per farsi un’idea di come sono le carceri a cinque stelle spagnole. Non solo turismo, ma anche cultura: l’appuntamento è per il 19 novembre all’Istituto Cervantes per la conferenza su “L’armata spagnola e il cammino delle Fiandre”. Restando sul terreno culturale, la fermata successiva è al Museo Horta, dedicato alla vita e ai lavori dell’artista belga Victor Horta, i cui stupendi interni Art Nouveau ricordano Gaudì, geniale architetto catalano.
Se per allora Puigdemont sarà ancora a piede libero, il 10 novembre allo stadio Re Baldovino c’è l’amichevole Belgio-Messico: quale occasione migliore per prendere lezioni di comunicazione e strategia da un catalano che se ne intende come Roberto Martinez, ct della nazionale belga, i Diavoli Rossi?
Intanto, c’è la tappa a Place d’Espagne, sotto le statue di Don Quichotte e Sancho Panza, a sognare di sconfiggere Madrid. Sognare a pancia vuota, però, resta difficile quindi il consiglio è di scappare a Waterloo per assaporare gusti e profumi di casa, provando la migliore cucina catalana in Belgio a L’Accent Catalan.