Da domenica, grazie all'ora solare, abbiamo guadagnato un'ora di sonno. E non solo noi. Come ricorda l'Economist sono 70 i Paesi, quasi tutti appartenenti all'Unione europea, che adottano questo sistema, introdotto per lo più tra gli anni '60 e '70 del secolo scorso. Un sistema che mira a concedere ai cittadini più ore possibili di luce naturale e di cui persino Benjamin Franklin si era accorto, scrivendone, alla fine del '700. Eppure, in Finlandia, una commissione parlamentare ha avanzato una proposta che prevede l'abolizione di questa "tradizione" partendo da 70mila firme raccolte da un cittadino.
Il motivo? Questione di salute
Spostare le lancette, un'ora avanti prima dell'estate e un'ora indietro prima dell'inverno, causerebbe diversi problemi al nostro stato psico-fisico e alla nostra salute. Secondo gli esperti citati dalla commissione di Helsinki questo cambio provocherebbe disturbi del sonno, anche insonnie prolungate, e ci renderebbe meno attivi durante la giornata. Una sorta di "pigrizia" che avrebbe delle ripercussioni sia sull'economia che sull'industria. Uno studio finlandese del 2016 e uno americano del 2012, ripresi anche dalla CNN, riportano poi numeri piuttosto inquietanti che si verificherebbero due giorni dopo il cambio di orario: un aumento dell'8% dei casi di ictus, percentuale che arriva al 20% per gli over 65 e al 25% per i malati di cancro e un aumento del 10% per quanto riguarda gli attacchi di cuore.
La questione della luce
In Paesi come la Finlandia, poi, il guadagno di un'ora non cambierebbe sostanzialmente la vita di molti cittadini. Soprattutto quelli che vivono nei territori più settentrionali dove la luce solare segue ritmi diversi, per esempio, da quelli mediterranei. La Ue, invece, difende i vantaggi che scaturiscono da questo cambio: dal recupero di un'ora, la sera, per lo svago e il riposo post-lavorativo, alla possibilità di dormire un'ora in più e non svegliarsi quando il buio è ancora diffuso (cosa che migliorerebbe l'umore); dalla sincronizzazione più efficace dei trasporti al risparmio energetico.
Cosa farà la Finlandia?
C'è una direttiva europea che dal 2000 vieta ai Paesi membri di abolire l'ora legale. Il motivo non riguarda solo i motivi già citati ma anche un'armonia che limita le differenze, già molto diffuse, presenti nel vecchio continente. Eppure i 13 membri finlandesi del Parlamento di Bruxelles hanno ribadito di volersi impegnare per dare voce a questa richiesta arrivata dal popolo. L'obiettivo è quello di allinearsi agli Stati Uniti, dove si inizia a dialogare sull'abolizione, e seguire la Russia e la Turchia dove l'ora legale è già stata cancellata. Unione europea permettendo.