La Cina non chiuderà le porte, ma le aprirà ancora di più al mondo. È questo il messaggio per gli investitori stranieri contenuto nelle parole pronunciate il 17 ottobre dal presidente cinese, Xi Jinping, davanti alla platea dei 2.280 delegati del XIX Congresso del Partito comunista cinese riuniti alla grande Sala del Popolo, che affaccia su piazza Tiananmen. Le promesse sul piano delle aperture negli investimenti e nel commercio si inseriscono nel panorama di un discorso orientato soprattutto allo sviluppo di una “nuova era” per la Cina, sotto il socialismo con caratteristiche cinesi, e che punta, nel lungo periodo, con un sguardo che arriva fino al 2050, a fare della Cina “un grande, moderno Paese socialista”, come Xi ha ribadito in più occasioni durante il lungo discorso al Congresso.
Lo sport e l’educazione per “sposare la causa socialista”
Proprio il settore dello sport ha riguardato anche l’Italia nell’ultimo anno e mezzo, con gli investimenti di Pechino nel Milan e nell’Inter. Nonostante la passione per il calcio, Xi non ha fatto riferimento al pallone nel suo discorso, di forte impronta ideologica, ma ha citato l’interesse cinese per lo sport in almeno un passaggio: “porteremo avanti vasti programmi di fitness per tutti, accelereremo gli sforzi per fare della Cina un Paese forte negli sport, e per i preparativi per i Giochi Olimpici e Para-Olimpici Invernali di Pechino 2022”. Tutti gli sforzi, ha sottolineato Xi in altri passaggi del suo discorso, devono essere tesi per una vita migliore per i cittadini cinesi, e anche lo sport e il benessere intellettuale, fisico e persino estetico devono servire come base per preparare i giovani a “sposare la causa socialista” della Cina.
Le 5 aree di interesse
Dalle parole di Xi della relazione al Congresso sul piano delle aperture si possono estrapolare cinque aree principali di interesse e di possibile azione nel futuro della Cina:
- L’iniziativa Belt and Road di sviluppo infrastrutturale tra Asia, Europa e Africa è una “priorità”, e l’obiettivo è quello di “aprire ulteriormente la Cina attraverso link che corrono verso est e verso ovest, e attraverso la terra e sul mare”;
- La Cina promette di “espandere il commercio con l’estero, sviluppare nuovi modelli e nuove forme di commercio, e portare la Cina a diventare un operatore del commercio di qualità”;
- Per riuscirci, Xi promette di promuovere “alti standard di liberalizzazione e di facilitazione di commercio e investimenti”, che si tramuteranno in “un significativo allentamento nell’accesso al mercato, apertura ulteriore del settore dei servizi, e protezione dei legittimi diritti e interessi degli investitori stranieri”;
- Il risultato di queste aperture sarà che “tutte le attività registrate in Cina verranno trattate in modo egualitario”;
- Nella visione di Xi è previsto, infine, lo “sviluppo di nuovi modi di fare investimenti outbound, promuovere la cooperazione internazionale nella produzione industriale, formare network a livello globale di commercio, investimenti e finanziamenti, produzione e servizi”.
Le linee guida del governo
Le nuove promesse si inseriscono anche in un altro contesto, quelle delle ultime linee guida approvate dal governo cinese ad agosto scorso, che dividono gli investimenti all’estero in tre categorie:
- Vietati (come nel caso di quelli nell’industria pornografica o nel gioco d’azzardo);
- Incoraggiati, come nel caso di quelli che rientrano nell’iniziativa Belt and Road, che ritorna più volte all’interno del discorso di Xi;
- Soggetti a restrizioni (come nel caso di quelli nell’immobiliare, nello sport e nell’intrattenimento e nello sport).