È stata la risposta della maggioranza silenziosa alle grandi manifestazioni degli indipendentisti catalani: un milione di persone per le strade di Barcellona a domandare che "si recuperi il buon senso" e, soprattutto, si torni ad essere uniti. Le autorità di polizia locali (in questi giorni non sempre al di sopra delle parti) parlano di cifre nettamente inferiori: 350.000, ma a questa stima la piattaforma Societat Civil Catalana (Scc) oppone i propri dati: il milione, per loro, è stato ampiamente superato.
Questa volta sventolano le bandiere spagnole
Resta ad ogni modo il dato politico: la piazza non è più appannaggio dei soli secessionisti, e se le bandiere sventolate negli ultimi mesi in pubblico erano solo quelle catalane, oggi a queste si sono aggiunte la bandiera spagnola e quella dell'Unione Europea. Un messaggio che va al di là della sola questione catalana e si allarga a un continente scosso dai sovranismi.
La peggiore crisi politica vissuta dalla Spagna dalla fine del franchismo si arricchisce così di un nuovo capitolo, forse decisivo, anche se resta l'incognita delle decisioni che dovranno essere annunciate martedì al Parlamento catalano dal leader del fronte secessionista, il presidente della Generalitat Carles Puigdemont.
In piazza c'è un oratore illustre: Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura di nazionalità peruviana ma per anni cittadino di Barcellona. "La democrazia è qui e qui resterà. Nessuna congiura indipendentista la distruggera'", grida dal palco prima di dire in catalano "Nosaltres tambe' som catalans", "anche noi siamo catalani".
Quella di oggi, prosegue, è "la miglior dimostrazione" del fatto che "ci sono molti catalani che non si sentono rappresentati dagli indipendentisti, che non vogliono il colpo di Stato voluto dal governo locale e che, semmai, pensano che Spagna e Catalogna, unite da cinque secoli, non potranno essere divise da niente e da nessuno".
#RecuperemElSeny en defensa de la democracia, la Constitución y la libertad. Preservaremos la unidad de #España, #NoEstáisSolos. MR
— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) 8 ottobre 2017
Ai manifestanti arriva via Twitter il messaggio del primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, il primo ministro spagnolo: "Non siete soli", scrive, "nella vostra difesa della democrazia, della Costituzione e della liberta'". Quindi, promette, "manterremo l'unità della Spagna". Prima che sorga l'alba su un'altra giornata di tensione, quando si dovrà decidere cosa fare qualora Puidgemont scelga di portare avanti fino in fondo lo scontro con Madrid.