Sabato notte ha ucciso a calci e pugni il fiorentino Niccolò Ciatti in una discoteca di Lloret de Mar, in Costa Brava. Ora è in carcere in Spagna e si difende dicendo di essere stato ubriaco e drogato quando ha messo in atto contro un ragazzo poco più giovane di lui quello che aveva imparato in palestra ( o in guerra). Vediamo chi è il killer di Niccolò.
Paramilitare esperto di arti marziali
Rasul Bisultanov è nato in Cecenia 24 anni fa. Come scrive Paolo Decrestina sul Corriere della Sera, gli inquirenti stanno verificando se abbia trascorsi nella guerra civile del suo Paese. Di certo aveva partecipato a gare di Mma, le arti marziali miste. Se il passato paramilitare è ancora da verificare, di sicuro sappiamo che Bisoultanov è un allenato lottatore e lo dimostra la sequenza impressionante di calci e pugni sferrata contro Niccolò Ciatti e registrata dal video del circuito di sorveglianza. Bissoultanov ha partecipato a gare di Mma, le arti marziali miste, quelle che consentono l’utilizzo sia di tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate), sia di lotta. Dopo il trasferimento in Francia per la richiesta di asilo politico, risulta tesserato all’Academie Europenne di Strasburgo.
In fuga dalla guerra di Cecenia
Il giornale spagnolo El Periodico ha contattato la palestra di Strasburgo dove si allenava Bissoultanov. Jean Luc Beck, responsabile della struttura sportiva, ha spiegato che il suo allievo pratica lotta lì da almeno sei anni. Secondo l'allenatore, si tratta di un giovane "tranquillo" che non ha mai causato incidenti lì. "Non è violento", ha assicurato. Il quotidiano ricorda poi che Bisultanov è originario di Cecenia, una repubblica appartenente alla Federazione Russa che per anni è stata in conflitto con il governo di Mosca. Ci sono state due guerre che hanno favorito l'ascesa del salafismo nella zona e molte persone sono fuggite e hanno cercato asilo politico in Europa. Uno di loro è Bissoultanov.
Cosa è accaduto sabato 13 agosto
La sera del 13 agosto Niccolò Ciatti, un ragazzo italiano di 22 anni, è morto dopo essere stato preso a calci e a pugni in una discoteca di Lloret de Mar, una località balneare sulla costa di Barcellona. Il giovane era di Scandicci, in provincia di Firenze. Come ricorda Repubblica, il ragazzo è rimasto in coma per un giorno in un ospedale della città catalana di Girona. La polizia spagnola ha fermato tre giovani russi di 20, 24 e 26 anni che erano fuggiti dopo il pestaggio ma sono stati subito rintracciati e fermati sul lungomare. Il giudice catalano non ha ritenuto che esistessero gli estremi per la custodia cautelare di due dei fermati; entrambi sono stati rilasciati e sono rientrati nella zona di Strasburgo dove vivono: K.K., 20 anni, e M.M. di 26 anni restano comunque indagati per omicidio e uno di loro ha l'obbligo di non uscire dall'area Schengen.