Il 'Russiagate' continua a scuotere la Casa Bianca: anche se Donald Trump lo ha elogiato e lo ha difeso dagli attacchi dei media, Jared Kushner, il genero finito sotto la lente di ingrandimento dell'Fbi per aver cercato di stabilire un canale di comunicazione riservato con Mosca, potrebbe essere costretto a prendersi un periodo di aspettativa dall'incarico di consigliere presidenziale.
"Davvero una gran brava persona"
Lo ha rivelato alla ABC uno dei corrispondenti della Casa Bianca, Jonathan Karl, proprio dopo che Trump aveva dichiarato che "Jared sta facendo un grande lavoro per il Paese". "Ho totalmente fiducia in lui", ha assicurato il presidente, che in un comunicato inviato al New York Times, ha sottolineato che Kushner "è rispettato praticamente da tutti e sta lavorando a programmi che faranno risparmiare al nostro Paese miliardi di dollari. Inoltre, e forse ancora più importante, egli è davvero una gran brava persona". Ma secondo il quotidiano newyorchese, i rapporti tra Trump e il suo genero mostrano segni di tensione.
La fronda dell'entourage: "Jared faccia un passo indietro"
Il corrispondente della Abc alla Casa Bianca, Jonathan Karl, ha ricordato che "non c'è un consigliere più vicino al presidente. Il suo ufficio si apre a destra dello Studio Ovale e Kushner ha assunto un incarico più pesante di chiunque altri alla West Wing", l'ala della Casa Bianca dove si concentra il potere di Washington. Ma "ora si sente gente, molto vicina al presidente", ha continuato Karl, intervistato per il programma 'This Week', "che dice apertamente che è troppo: è arrivato il momento che Jared faccia un passo indietro, magari si prenda un periodo di assenza dalla Casa Bianca".
Come si è deteriorato il rapporto con il suocero
Ebreo osservante, il genero di Donald Trump ha trascorso Sabbath, il giorno ebraico del riposo, in isolamento, con la moglie, Ivanka, senza utilizzare dispositivi elettronici, proprio come prescrive la tradizione religiosa. Ma persone a lui vicine hanno riferito al New York Times che Kushner è assolutamente intenzionato a difendersi dalle accuse che gli stanno piovendo addosso.
Secondo il New York Times, la relazione tra Trump e Kushner ha cominciato a sfilacciarsi dopo la bufera scatenata dal licenziamento del direttore dell'Fbi, James B. Comey, mossa che Kushner aveva fortemente sostenuto e presentato a Trump come una "vittoria". I rapporti con il suocero si sono aggravati anche a causa dei ripetuti tentativi di Kushner di cacciare Stephen Bannon, capo stratega di Trump, e il portavoce Sean Spicer.