E' stato mandato l'esercito a fermarle: le donne di 'Women on Waves' hanno attraccato al porto di Quetzal, a San Jose, 100 chilometri a sud della capitale guatelmateca, e sono state fermate dai militari. La loro nave 'abortista', che veleggia per il mondo offrendo interruzioni di gravidanza in quei Paesi dove è illegale, è contraria alla Costituzione, hanno spiegato i soldati su indicazione del presidente guatemalteco, Jimmy Morales.
Estamos desde ayer en Guatemala. Gracias al apoyo que estamos recibiendo! Estamos aquí en defiensa de los derechos humanos de las mujeres! pic.twitter.com/Ezy7R3jNcr
— Women on Waves (@WomenOnWaves_) 23 febbraio 2017
Attiviste fermate, ora rischiano l'espulsione
E ora le attiviste rischiano l'espulsione. Secondo le autorità, hanno mentito quando chiesto chiesto visti turistici e non possono lavorare nel Paese centro-americano. Quattro membri dell'equipaggio, tutti cittadini statunitensi, dovrebbero lasciare il Guatemala ma si attende il responso dell'appello presentato dagli avvocati.
L'attacco della Chiesa
Il loro arrivo nel Paese centro-americano aveva fatto insorgere la chiesa cattolica che, insieme ad attivisti e deputati, aveva aspramente criticato le attiviste olandesi che da quasi vent'anni offrono i loro servizi a donne in difficoltà. Attraccano in un Paese, fanno salire a bordo le donne che vogliono abortire e sono ancora ai primi stadi della gravidanza e poi le portano in acque internazionali dove vengono operate. "E' un peccato, perché non andate in Olanda a uccidere i bambini? Perché in Guatemala? Siamo già abbastanza dannati, non abbiamo bisogno di altro", ha attaccatto l'attivista anti-abortista Marleni Arias.
In Guatemale oltre 60mila aborti illegali all'anno
Secondo Women on Waves, ogni anno in Guatemala sono oltre 60mila gli aborti illegali compiuti, terza causa di morte tra le donne. La legge permette l'interruzione di gravidanza solo in caso di rischio per la vita della madre. "Noi rispettiamo le credenze religiose ma questo (l'aborto) è un diritto fondamentale in una democrazia", ha sostenuto la portavoce del gruppo olandese, Leticia Zevich. Le donne hanno sottolineato di avere l'autorizzazione per navigare nelle acque guatemalteche e hanno accusato le autorità di bloccare "illegalmente" l'imbarcazione.
Per approfondire:
- Women on Waves
- National Center for Biotechnology Information - Induced abortion and unintended pregnancy in Guatemala.