Roma - Il governo italiano "deve cambiare la sua politica in Libia e sostenere l'esercito del generale Khalifa Haftar, l'unico in grado di garantire la sicurezza delle coste". Lo ha affermato Ali Al Qatrani, uno dei vicepremier del governo di unità nazionale, braccio destro di Haftar e rappresentante del parlamento di Tobruk, sottolineando il rischio che terroristi infiltrati tra i migranti possano compiere attentati in Italia. "Dai nostri 1.100 chilometri di coste della Cirenaica, grazie all'esercito non è mai partito un solo migrante", ha sottolineato Al Qatrani, a margine di un incontro organizzato con alcuni parlamentari da Nicola Ciracì, dei Conservatori e riformisti, "noi potremmo anche lasciare le coste aperte, in 250mila stanno tentando di passare dal Sudan, se non controlliamo l'area è un rischio per l'Italia: dicono che sono migranti, ma stanno cercando di arrivare qui (in Italia, ndr) per farsi esplodere", ha proseguito al Qatrani.
"Migliaia di migranti partono dalla zona ovest della Libia, undicimila nelle ultime ore", ha ricordato Al Qatrani. "Dovete assolutamente cambiare la vostra politica verso la Cirenaica, vedo bandiere dell'Italia bruciare nella mia terra e questo mi dispiace", ha aggiunto il vicepremier, braccio destro dell'ex generale Haftar, l'uomo che controlla l'esercito con il sostegno dell'Egitto.
"Italia finora ha sostenuto milizie islamiste"
L'Italia finora "ha sostenuto milizie islamiste in Libia e ha lasciato solo l'esercito guidato da Khalifa Haftar, l'unico che combatte il terrorismo". E' l'accusa di Al Qatrani. "In Italia avete addestrato unità militari che fanno parte dell'Islam politico", ha accusato nel corso di un incontro organizzato con alcuni parlamentari da Nicola Ciraci', dei Conservatori e riformisti. "Nella zona ovest della Libia ci sono 83 milizie diverse, tribù, milizie filoislamiche, milizie di ex carcerati durante il regime di Muammar Gheddafi", ha raccontato Al Qatrani, "purtroppo il governo italiano finora sta appoggiando queste milizie e ha abbandonato l'esercito che sta combattendo i terroristi e sta controllando le coste". "Sfido chi mi dice che un solo migrante abbia lasciato il nostro territorio (la Cirenaica, est del Paese, ndr)", ha aggiunto il vicepremier. "Chiediamo all'Italia di cambiare politica verso Libia", ha insistito Al Qatrani che ieri ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. "Appoggiate il maresciallo Haftar, che guida l'esercito che ha liberato i porti petroliferi e li ha consegnati, due porti in particolare che interessano all'Italia e dai quali si producono 150mila barili di petrolio al giorno". (AGI)