Washington - Il Pentagono si appresta a inviare altri 600 soldati in Iraq formalmente per il sostegno logistico, e non per azioni di combattimento diretto, in vista dell'offensiva per la riconquista di Mosul come chiesto dal premier iracheno, lo sciita Haider al Abadi. Lo riferisce la rete Nbc citando il portavoce Peter Cook. Al momento gli Usa hanno 4.647 soldati in Iraq.
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"Il presidente americano, BarackObama, e' stato consultato su una richiesta del governo iracheno per un aumento finale del numero di istruttori econsiglieri sotto l'ombrello della coalizione internazionalein Iraq", si legge in un comunicato di Abadi che conferma l'invio di nuovi militari. Abadi ha incontrato Obama e il suo vice Biden, la scorsa settimana a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, ma non e' chiaro se l'accordo sull'invio di nuove truppe sia stato raggiunto in quell'occasione.
Nei giorni scorsi il capo degli stati maggiori riuniti Usa, Joseph Dunford, ha dichiarato in una conferenza stampa che le Forze armate irachene saranno pronte il primo ottobre per lanciare l'offensiva finale su Mosul. "Gli iracheni saranno pronti il primo ottobre per iniziare l'offensiva contro la roccaforte dello Stato islamico nel nord dell'Iraq", ha detto l'ufficiale statunitense. Il generale Dunford ha sottolineato che "la tempistica e' legata ad una decisione politica del premier Haider al Abadi". Quest'ultimo, dopo aver incontrato a New York il presidente degli Stati Uniti ha affermato che "la battaglia di Mosul e' in preparazione e sara' molto rapida, ma difficile". (AGI)