Roma - Nuovo tentativo di raggiungere un accordo sulla Siria: i ministri degli Esteri di Russia e Usa, che sono su fronti contrapposti dall'inizio di un conflitto, che in 5 anni è costato la vita a centinaia di migliaia di vittime, dovrebbero incontrarsi nella città svizzera per cercare un accordo. Ma intanto le truppe di Damasco continuano a bombardare i quartieri ribelli. Una tregua ad Aleppo è più che che mai necessaria dopo il bombardamento con armi chimiche: elicotteri che il 6 settembre hanno sganciato, secondo l'opposizione, barili di cloro su un quartiere ribelle, Soukkari. Riad ed Ankara hanno ipotizzato un possibile cessate il fuoco ad Aleppo per Eid, che comincia lunedì, Ma la strada sembra ancora lontana. Il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, ha detto alla Bbc radio che manca ancora "molta strada da fare. E la notizia del Washington Post sulla "offerta finale" presentata al G20 dal presidente Barack Obama al collega russo Vladimir Putin per risolvere la crisi siriana "non corrisponde pienamente alla realtà", ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Il tema siriano è stato veramente discusso e in modo dettagliato dai due presidenti, ancora più nel dettaglio ne hanno discusso i due ministri degli Esteri Lavrov e Kerry", ha detto Peskov riferendosi agli incontri in Cina. "E' vero che si discute di un certo documento, che però ancora non è stato finalizzato e il lavoro sta continuando". "Ma un compromesso non si raggiunge a causa di un numero insignificante di questioni in sospeso".
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Stando al quotidiano Usa, il documento sottoposto da Washington a Mosca è composto di diversi punti, tra cui il principale è il raggiungimento della totale cessazione delle ostilità ma anche l'interruzione delle operazioni dell'aeronautica militare siriana - sostenuta da quella russa - e l'avvio di operazioni aeree congiunte Usa-Russia contro i terroristi. Secondo il Washington Post, l'amministrazione Obama si aspetta una risposta dal Cremlino entro pochi giorni. Mosca ha annunciato un incontro per oggi e domani a Ginevra tra il capo dela diplomazia russa, Serghei Lavrov e il suo omologo americano, John Kerry. Mercoledì i due hanno avuto un colloquio telefonico per lavorare ai "dettagli di un accordo di collaborazione russo-americano nella lotta ai gruppi terroristici in Siria, per la consegna di aiuti umanitari e il lancio del processo politico", ha spiegato il ministero degli Esteri a Mosca. Intanto però L'esercito siriano è avanzato attraverso i quartieri del sud della città di Aleppo, ed è tornato a circondare i quartieri orientali della città, quelli sotto il controllo dei gruppi ribelli. (AGI)