Roma - La figura del 'chief mouser', o 'acchiappatopi capo', fu introdotta in Gran Bretagna da Enrico VIII, che recluto' a tempo pieno un gatto al ministero del Tesoro perche' tenesse lontani i roditori. Come ogni tradizione britannica che si rispetti, anche questa e' sopravvissuta ai secoli, estendosi nel frattempo al Foreign Office e a Downing Street, dove il ruolo di 'chief mouser' e' oggi coperto rispettivamente da Palmerston, in carica da luglio, e da Larry, nel palazzo dell'esecutivo di Londra dal 2011, cosi' popolare che David Cameron, nella sua ultima conferenza stampa da premieri, si vide sottoporre dai cronisti in ansia richieste di rassicurazioni sulla sorte del felino.
E' di recente nomina anche Gladstone, il nuovo 'acchiappatopi capo' del Tesoro, gia' una star della rete grazie alla frequentatissima pagina Instagram 'treasury-cat', che vanta gia' quasi 7 mila seguaci. Il soriano nero, elegantissimo nel suo farfallino rosso a pois bianchi, e' tornato di recente alla ribalta della stampa d'Albione a causa della bizzarra richiesta di un cittadino, che aveva domandato al ministero "quanti gatti impiegasse e quale fosse il costo annuale per il loro vitto, alloggio e mantenimento".
Sulla base del 'Freedom of Information Act', la pubblica amministrazione britannica e' tenuta a rispondere a tutte le domande dei contribuenti, a meno che cio' non danneggi la sicurezza nazionale. Come si puo' leggere sull'area apposita del sito di Downing Street, un impiegato dello Scacchiere ha replicato in questo caso che "c'e' un gatto con sede al numero 1 di Horse Guards Road senza alcun costo per i contribuenti". Per "maggiori informazioni", il funzionario ha quindi linkato l'indirizzo del profilo Instagram dell'ineffabile Gladstone. (AGI)