Roma - Il sud della Thailandia ha vissuto 24 ore di paura con 4 persone morte e 36 ferite a causa di una serie di bombe esplose in diverse località, alcune delle quali turistiche. Le autorita' hanno escluso il terrorismo internazionale. Tra i feriti ci sono due italiani: Lorenzo Minuti, 21 anni, e Andrea Tazzioli, 51 anni, rimasti coinvolti nelle due esplosioni a Hua Hin. Il primo e' stato curato in un pronto soccorso e dimesso. Il secondo e' stato operato d'urgenza per una scheggia che lo ha colpito alla schiena e non e' grave. In tutto sono esplosi 14 ordigni, alcuni simultaneamente, e 3 sono stati disinnescati.
Gli episodi piu' gravi sono avvenuti a Hua Hin, dove due esplosioni all'esterno di un bar hanno causato la morte di una donna e il ferimento di 22 persone, tra cui 10 stranieri, 7 dei quali donne. Oltre ai due italiani e a un 72enne olandese, ci sono tre tedesche di 16, 17 e 48 anni; una 20enne e un'altra donna austriaca; una 19enne e una 23enne olandesi. Altre due bombe hanno causato un morto e 4 feriti. Un altro ordigno trovato sotto un motoveicolo parcheggiato e' stato disinnescato. A Surat Thani una bomba e' esplosa davanti un commissariato causando la morte di una dipendente comunale e 3 feriti. Un altro ordigno e' esploso senza conseguenze. A Trang una bomba in un mercato ha causato la morte di un commerciante e sei feriti. Nella nota localita' balneare di Pukhet due bombe sono state disinnescate e altre 4 sono esplose: bilancio, un ferito lieve. Tre le esplosioni senza conseguenze a Phangnga. Gli attacchi appaiono cordinati. In alcune localita' ci sono stati anche degli incendi. La polizia, che ha fermato due persone, sta cercando di accertare eventuali collegamenti tra i roghi e le esplosioni.
L'Unita' di crisi della Farnesina ha riportato le raccomandazioni delle autorita' locali, che hanno elevato il livello di allerta per le forze di sicurezza, invitando a evitare assembramenti nei luoghi affollati, cerimonie pubbliche, e limitare gli spostamenti non necessari. Nessun problema per strade, trasporti e aeroporti.
Il portavoce della polizia nazionale ha affermato che la serie di bombe "non e' collegata al terrorismo ma e' sabotaggio locale". In precedenza un altro portavoce aveva riferito che le bombe, detonate a distanza con cellulari, sono del tipo di quelle utilizzate nelle azioni dei movimenti separatisti che operano generalmente nelle regioni del sud del Paese, a maggioranza musulmana. Il primo ministro e capo della giunta militare, generale Prayut Chan-O-Cha ha denunciato un tentativo di "creare caos e confusione" nel paese. L'ufficiale salito al potere con un golpe senza spargimento di sangue nel 2014, ha chiesto alla popolazione di restare calma e ha assicurato che la situazione e' sotto controllo.