Roma - La popolarita' del governo di accordo nazionale in Libia si sta "sgretolando" a causa dei frequenti blackout elettrici e della svalutazione della moneta locale, che sta colpendo le importazioni di materie prime vitali per l'economia del paese. Lo ha detto Martin Kobler, rappresentante speciale in Libia del segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano svizzero "Neue ZercherZeitung".
Il diplomatico tedesco ha precisato che non c'e'alternativa al governo di accordo nazionale, ammettendotuttavia un netto calo di popolarita' dell'esecutivo delpremier incaricato Fayez al Sarraj. Nel mese di aprileKobler aveva detto che il 95 per cento dei libici sostenevail nuovo governo, ma ora la situazione e' cambiata. "Prima aTripoli c'erano 20 ore di elettricita' al giorno, oggiinvece 12. Ad aprile i cittadini pagavano 3,5 dinari per undollaro, adesso il cambio e' a 5 dinari. Questo e'devastante per un'economia abituata ad importare i prodotti.Il sostegno si sta sgretolando", ha detto Kobler. Parlando dei raid aerei Usa contro lo Stato islamico a Sirte, l'inviato Onu ha spiegato che i bombardamenti da soli non bastano. "La lotta deve essere condotta dai libici e sara' vinta dalle truppe di terra", ha detto Kobler, invitando tutti i gruppi armati del paese a sostenere il governo di Tripoli riconosciuto dall'Onu. Gli Stati Uniti hanno compiuto un totale di 36 raid aerei a Sirte in dieci giorni: una media di 3,6 bombardamenti al giorno dal primo al 10 agosto. Secondo quanto annunciato lo scorso primo agosto da Africom, i raid sono effettuati da AV-8B Harrier decollati dalla nave d'assalto anfibia Uss Wasp nel Mar Mediterraneo. L'azione e' volta a preparare il terreno per l'offensiva delle milizie libiche fedeli al governo del premier designato Fayez al Sarraj che nel frattempo hanno assunto il controllo del mega palazzo delle conferenze Ouagadougou, base dell'Is a Sirte. (AGI)