Roma - Questa mattina un aereo dell'aeronautica italiana e' decollato dalla capitale del Sud Sudan per recuperare 30 cittadini italiani che a seguito delle vicende dei giorni scorsi hanno deciso di lasciare Juba. Lo rende noto un comunicato della Farnesina. I connazionali saranno ospitati nella base militare italiana di Gibuti per poi riprendere le rispettive destinazioni. A bordo, oltre al personale dell'Unita' di Crisi del ministero degli Esteri e personale del ministero della Difesa, anche cittadini dell'Unione europea che hanno chiesto supporto per lasciare il Paese. L'operazione e' stata realizzata in coordinamento tra Unita' di Crisi dell'Italia e degli altri Paesi UE.
Le ostilità hanno insanguinato il quinto anniversario dell'indipendenza del poverissimo Stato africano, il più giovane del mondo. I morti sarebbero almeno 300 nei combattimenti fra le truppe governative fedeli al presidente Salva Kiir Mayardit, di etnia dinka, e gli ex ribelli di etnia nuer che appoggiano il primo vicepresidente Riek Machar, allontanato nel 2013 dalle sue funzioni con l'acusa di tramare un golpe ma richiamato in patria ad aprile per evitare tensioni e scontri. L'Onuha aggiornato il bilancio degli sfollati per i combattimenti degli ultimi giorni nella capitale a 36.000. (AGI)