Roma - Crivellato da tre colpi d'arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata mentre faceva jogging nel quartiere di Gulshan, la zona residenziale dove vive la comunita' diplomatica di Dacca, poco lontano dal luogo della strage in cui hanno perso la vita gli ostaggi italiani. E' morto cosi' il 28 settembre 2015 Cesare Tavella, il cooperante di 51 anni di Ravenna che lavorava per la ong olandese Icco Cooperation. Allora l'Isis rivendico' l'attentato su Twitter, anche se il governo del Bangladesh continuo' per giorni a parlare di "un episodio isolato" non collegato direttamente ai miliziani dello Stato Islamico. Il Site Institute, societa' Usa che monitora le attivita' dei Jihadisti on line, riporto' il testo della rivendicazione: "In un'operazione speciale dei soldati del Califfato in Bangladesh, una pattuglia ha preso di mira lo spregevole crociato Cesare Tavella dopo averlo seguito in una strada di Dacca. Ai membri della coalizione crociata diciamo: non sarete sicuri nelle terre dei musulmani. E' solo la prima goccia di pioggia". (AGI)