Gerusalemme. - Una palestinese che aveva tentato di accoltellare un poliziotto israeliano in Cisgiordania e' stata uccisa dagli agenti. Il fatto e' avvenuto a Hebron. Non si ferma in Israele l'intifada dei coltelli, iniziata a ottobre 2015, così chiamata per i numerosi episodi di accoltellamenti di cittadini israeliani a Gerusalemme e in altre città. Solo ieri una ragazzina israeliana di tredici anni è stata accoltellata a morte nel suo letto da un diciassettenne palestinese che si era introdotto in una casa di coloni a Kiryat Arba, insediamento alla periferia di Hebron, in Cisgiordania.
Il nuovo ciclo di violenze è iniziato il primo ottobre 2015: una coppia di israeliani è stata uccisa mentre stava viaggiando in macchina su una strada che collega le due colonie israeliane di Elon Moreh e Itamar, nel nord della Cisgiordania. Di conseguenza, come misura punitiva, Israele ha vietato l’accesso alla città vecchia di Gerusalemme - la parte araba della città - a tutti i palestinesi non residenti, provocando scontri e manifestazioni in Cisgiordania e Israele. Fra gli episodi di violenza più gravi dei giorni successivi ci sono stati l’uccisione di un bambino palestinese di 13 anni che viveva nel campo profughi di Aida, a Betlemme, ucciso "per errore" dai soldati israeliani. (AGI)