Citta' del Capo - Ore della verita' per il campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius che oggi' si e' presentato al tribunale di Pretoria per l'udienza che dara' luogo alla sentenza definitiva sul caso di omicidio di Reeva Steenkamp, la sua fidanzata, tre anni e mezzo fa.
In vestito nero, camicia bianca e cravatta, l'atleta e' arrivato in aula con i membri della sua famiglia, ma soffre di depressione e non e' "in grado di testimoniare": lo ha dichiarato uno psicologo, chiamato in aula dalla difesa per l'udienza. "Ha mostrato segni e riportato sintomi di disordine da stress post-traumatico, disturbi d'ansia e disturbi da depressione", ha spiegato lo psicologo Jonathan Scholtz. "Al momento non e' in grado di testimoniare, la sua condizione e' grave".
Da eroe simbolo di tenacia al carcere, la parabola di Pistorius
Il perito di parte ha aggiunto che il giovane e' rimasto "gravemente traumatizzato" dagli eventi del 14 febbraio 2013, la notte in cui la giovane mori'. Oscar Pistorius "aveva progetti per il futuro con l'ormai defunta" Reeva, ha assicurato ancora lo psicologo, aggiungendo che il condannato "prega tutti i giorni". "Trova conforto nell'idea che la defunta e' nelle mani di Dio".
La fiaba senza lieto fine della bella Reeva
Condannato gia' in prima istanza a 5 anni di prigione per omicidio involontario il campione sudafricano ha scontato un anno di carcere prima di essere messo in liberta' vigilata nella casa di uno zio a Pretoria. Lo scorso anno la Corte di Appello ha rovesciato il verdetto di primo grado riconoscendo Pistorius colpevole di omicidio volontario. Secondo ultime testimonianze Oscar avrebbe colpito la sua fidanzata Reeva con una mazza da cricket per due o tre volte, tesi che avallerebbe quello da sempre sostenuto dall'accusa ovvero l'accusa di omicidio volontario.
Condannato gia' in prima istanza a 5 anni di prigione per omicidio involontario il campione sudafricano ha scontato un anno di carcere prima di essere messo in liberta' vigilata nella casa di uno zio a Pretoria. Lo scorso anno la Corte di Appello ha rovesciato il verdetto di primo grado riconoscendo Pistorius colpevole di omicidio volontario. (AGI)