New York- Pfizer ha annunciato che introdurrà rigorosi controlli per assicurarsi che i suoi farmaci non vengano più impiegati per le iniezioni letali ai condannati a morte. Lo riporta il New York Times, sottolineando che la decisione del gigante farmaceutico lo allinea a quelle di altre grandi 20 multinazionali americane ed europee del settore.
Negli ultimi cinque anni le aziende farmaceutiche hanno sempre piu' spesso cercato di evitare di essere associati al boia, e così è diventato più difficile per gli Stati americani in cui la pena di morte è prevista portare a termine quanto deciso dal giudice, o, almeno, portarlo a termine nei tempi e modi attesi. Alcuni governi hanno perfino cercato di acquistare illegalmente i farmaci all'estero, per poi vederseli sequestrati dagli agenti federali. "Con Pfizer sono ormai tutte le aziende produttrici di farmaci potenzialmente letali registrate dalla Food and Drug Administration che hanno bloccato la vendita dei loro prodotti destinati alle esecuzioni. Gli Stati saranno costretti a rivolgersi al mercato clandestino se vorranno ottenere farmaci da usare nelle iniezioni letali", ha spiegato Maya Foa della ong per i diritti umani londinese Reprieve.
Lo scorso anno Pfizer acquisì Hospira, azienda che ha realizzato sette farmaci poi utilizzati dal boia: barbiturici, sedativi, prodotti in grado di causare paralisi o attacchi cardiaci. Hospira aveva cercato piu' volte di impedire che i propri prodotti finissero negli istituti penitenziari, senza riuscirci. Al contrario, nel 2014 dovette rassegnarsi a vedere l'agonia di un condannato a morte in Ohio al quale erano stati somministrati quei farmaci. Adesso Pfizer farà partire dei controlli sulla distribuzione dei sette prodotti, che servono, ha precisato in un comunicato, a "salvare vite umane" e non a ucciderle.
Dal 2014 alcuni Stati americani adottano per le esecuzioni un mix di droghe letale, il sedativo 'midazolam', salito alla ribalta in Oklahoma: in quel caso il condannato, Clayton Lockett., morì dopo 43 minuti di agonia in quella che la Casa Bianca definì come un'esecuzione "disumana". (AGI)