Beirut - Sono 50 le persone morte nel bombardamento sull'ospedale Al Quds, sostenuto da Medici senza frontiere (Msf) e situato in un'area controllata da oppositori del regime. Lo riferisce la Cnn, citando ong e attivisti dei diritti umani. In un comunicato, una fonte militare di Damasco ha negato qualsiasi coinvolgimento nel bombardamento. Notte di bombardamenti aerei e di artiglieria ad Aleppo, dove sono stati colpiti diversi quartieri, fortunatamente senza conseguenze per gli abitanti. Nell'ultima settimana, in seguito all'intensificarsi dei combattimenti tra forze del regime e ribelli, sono morti almeno 202 civili, tra cui 34 minorenni e 20 donne, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani. Nell’attacco aereo sarebbero stati uccisi diversi bambini e l’unico pediatra rimasto della zona, insieme ad altro personale medico e civili. L'ospedale aveva una delle più grandi unità pediatriche della città e molti bambini rischiano di rimanere senza cure.
Intanto la Russia si dice preoccupata per il dispiegamento di truppe statunitensi in Siria, senza il consenso del governo di Damasco. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass. "Parlando dalla posizione del ministero degli Esteri, di certo non possiamo non provare preoccupazione per il fatto che tali azioni degli Stati Uniti vengano effettuate senza il consenso del governo legittimo della Siria. Si tratta di una violazione della sovranita'", ha attaccato Ryabkov. Nel recente vertice a cinque ad Hannover, in Germania, il presidente Barack Obama aveva annunciato l'invio di altri 250 uomini in Siria, comprese le forze speciali, per continuare la lotta all'Isis. (AGI)