Dacca - Un professore universitario e' stato assassinato in Bangladesh con un machete; l'omicidio, ennesimo episodio di violenza nel Paese asiatico contro attivisti laici, e' stato rivendicato dai jihadisti dello Stato Islamico. La vittima, il 58enne Rezaul Karim Siddique, e' stato aggredito alle spalle da sconosciuti mentre stava uscendo di casa per recarsi al lavoro a Rajshahi, circa 200 chilometri a nord-ovest della capitale Dacca.
"Combattenti dello Stato Islamico assassinano un docente universitario per aver incitato all'ateismo", recita un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa 'Amaq', controllata dal gruppo ultra-radicale che da un anno a questa parte ha ripetutamente colpito a morte esponenti del mondo intellettuale anche nel Paese asiatico.
Siddique insegnava in un ateneo pubblico nella citta' di Rajshahi, nella parte nord-occidentale del Paese ed era all'origine di una serie di attivita' culturali; aveva anche creato una scuola a Bagmara, antica roccaforte di un gruppo islamista, Jamayetul Mujahideen Bangladesh, messo fuori legge.
Lo scorso anno quattro noti blogger laici furono uccisi a colpi di machete in Bangladesh. In particolare membri del JMB furono arrestati proprio dopo il ferimento di un sacerdote cattolico italiano, padre Piero Parolari, sacerdote del Pime aggredito nel dicembre scorso. (AGI)