Londra - La sovrana che piu' a lungo ha regnato sui suoi sudditi (record superato lo scorso settembre) e' ora anche la prima monarca britannica a varcare la soglia dei novant'anni. Sicuramente c'e' un feeling particolare fra Elisabetta II e i record, un elemento che viene ricordato oggi in un Regno Unito che festeggia la regina piu' amata e glamour di sempre: una donna di grande stile e carisma, nonostante parli assai poco in pubblico, che ha visto la fine di un impero, le guerre, le rivoluzioni sociali, culturali, persino musicali e di costume, che ha guidato il suo popolo in momenti difficili e in momenti gloriosi e che soprattutto, in tutti questi anni, raramente ha perso smalto e credibilita'.
A parte nei difficili anni Novanta, gli anni dello scontro con Lady Diana e di un principe Carlo, erede al trono, che sembrava non voler rispettare le regole dei Windsor, la popolarita' di Elisabetta e' sempre stata fortissima, come tutti i sondaggi e come l'appoggio di tutti i partiti politici hanno sempre dimostrato. Certo, anche nel Regno Unito esistono le spinte repubblicane, ma sono veramente poca cosa in termini numerici e vengono sempre considerate dai media e dalla societa' civile come un fenomeno eccentrico e curioso, un qualcosa buono solo per i reportage della stampa internazionale.
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Oggi Elisabetta passeggera' per Windsor fra due ali di folla che intoneranno 'Happy birthday', passera' la sua giornata con i suoi cari e stanotte accendera' un faro, uno dei mille che illumineranno la nazione. Perche', i britannici ne sono convinti, c'e' ancora tanta luce nella strada di Elisabetta II, sono ancora tanti i record da superare e i bisogni di una nazione da soddisfare. Fra gli altri eventi della giornata, un discorso tenuto dal premier David Cameron in parlamento, l'accensione dei palazzi di Westminster, che saranno illuminati in rosso, bianco e blu (i colori dell'Union Jack, la bandiera), diverse piccole parate militari, gli spari a salve nei parchi da parte dell'artiglieria, feste di ogni tipo. Ma i britannici potranno festeggiare ancora: la regina Elisabetta II e' infatti una delle poche sovrane - e delle poche persone - al mondo a poter celebrare due volte il proprio compleanno, considerando che quello ufficiale si tiene a giugno con la parata Trooping the Colour, che da anni si svolge nel mese estivo proprio perche', con un clima migliore, e' molto piu' probabile che britannici e turisti vi assistano. Intanto, pero', il 21 aprile di 90 anni fa, veniva al mondo una donna che avrebbe guidato saldamente un Paese che sarebbe passato da potenza imperiale a quarta o quinta (a seconda delle classifiche) potenza industriale mondiale: non da poco, per una bimba che alla nascita fu giudicata un po' mingherlina e soprattutto in tempi in cui alle donne non venivano riservati poi cosi' tanti onori.
E c'e' oggi chi fa notare anche come il compleanno di Elisabetta coincida con il Natale di Roma. Nello stesso giorno si ricordano cosi' la fondazione della citta' che costrui' il primo grande impero e la nascita di una donna che, non va dimenticato, in un certo senso un impero lo gestisce ancora. Elisabetta II e' infatti ancora formalmente regina di Antigua, Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Santa Lucia e Tuvalu, oltre a essere capo supremo della Chiesa anglicana e capo delle forze armate di Sua Maesta'. Che poi sarebbe lei stessa, perche' tutti nel Regno Unito ne sono sicuri: Elisabetta II non deve rendere conto a nessuno. Non una dea incontestabile, ma poco ci manca. "Happy birthday, Lizzie". (AGI)